Gela. Si parla tanto di scoliosi nei bambini e nei ragazzi, spesso impropriamente,
definendo scoliosi qualunque tipo di deviazione della colonna vertebrale e a volte confondendolo con un atteggiamento “un pò più comodo” del bambino. La scoliosi, invece, è una deformità che ha caratteristiche ben precise e che se, riconosciuta e curata tempestivamente, ha ottime possibilità di non creare problemi in età adulta.
Affrontiamo l’argomento con Emanuele Aliotta, tecnico Ortopedico e amministratore del Centro Ortopedico Aliotta, una realtà in forte espansione, tutta siciliana.
D: Che cos’è la scoliosi?
R: Il termine scoliosi significa “ incurvamento” ed è una patologia conosciuta fin dall’antichità. E’ una deformità della colonna vertebrale che si presenta con una curvatura laterale della colonna vertebrale e una rotazione dei corpi vertebrali accentuata nella zona costale. Attualmente colpisce il 3% della popolazione. La classificazione della malattia ne distingue vari tipi a seconda dell’età di insorgenza e della causa perciò possiamo distinguerla in:
- scoliosi infantile che insorge tra 1 e 7 anni;
- scoliosi giovanile, che si manifesta tra i 7 e i 10 anni;
- scoliosi nell’adolescenza, 10-15.
D: Quali sono le cause?
R:In una percentuale variabile dall’80 all’85%, la causa è ancora sconosciuta: in questo caso si parla di scoliosi idiopatica – aggiunge il dott. Aliotta – prima di diagnosticare questa forma della malattia il medico cerca altre possibili cause, come una lesione od un’infezione.
D: Quando si manifesta?
R: Nello sviluppo, in particolare tra i 10 e i 13 anni, età che comporta una rapida crescita della struttura ossea.
D: Come individuarla tempestivamente e perché è importante una diagnosi precoce?
R: La scoliosi è una patologia ad evoluzione piuttosto rapida, soprattutto durante la pubertà. Più presto si riconosce, più presto si possono cominciare i trattamenti:se si aspetta troppo, si rischia di trovarsi di fronte ad una scoliosi più grave che richiede trattamenti più lunghi e severi. Ad oggi, infatti è molto semplice individuare problemi di scoliosi, infatti, basta fare un veloce e immediato test che prende il nome di spinometria. La spinometria, rappresenta l’ultima frontiera della medicina diagnostica e ci permette di avere risultati in tempo reale, in modo veloce e soprattutto senza controindicazioni legate all’esposizione di raggi ionizzanti X. Ciò la rende l’alternativa perfetta per bambini, adolescenti, donne in gravidanza, anziani o soggetti sensibili.
D: E dopo la diagnosi?
R: Nei casi più seri, sarà necessario indossare un corsetto, che ad oggi rimane l’alternativa più efficace per curare la scoliosi. Si indossano dalle18 alle 24 ore circa, e ce ne sono diversi modelli anche con design molto accattivanti.
Normalmente il corsetto è basso e poco invasivo dunque, si riesce perfettamente a nascondere sotto i vestiti, rendendolo ancora più accettabile dal punto di vista psicologico. “Con un corsetto ben fatto il ragazzo condurrà una vita del tutto simile a quella dei suoi coetanei” precisa il dott.Aliotta “potendo dedicarsi , quindi, all’attività sportiva, infatti lo sport è altamente consigliato per migliorarne l’efficacia. “
D: Un ultimo consiglio?
R: In queste situazioni non bisogna trascurare l’aspetto psico-emotivo. Si tratta di un’età di perenne confronto con i coetanei per cui diventa estremamente semplice sentirsi “diversi” a maggior ragione se costretti ad indossare un corsetto per tutto il giorno. Ecco perché è importante rassicurare ed incentivare il ragazzo, affinché si affronti la situazione nel modo più corretto.