Gela. Pesanti disagi per le famiglie degli studenti residenti nelle zone più periferiche della città. Da quest’anno, infatti, il servizio di trasporto scolastico è a pagamento, gravando, anche in maniera pesante, sulle tasche delle famiglie. “In 24 anni – dice Mirella Minardi – è la prima volta che ci troviamo a dovere pagare un servizio necessario per i nostri figli che ogni giorno devono raggiungere i vari istituti scolastici”. La Minardi, residente nella zona di Piana Marina, parla a nome dell’associazione “Viviamo Manfria”. Sostiene che il servizio è sempre stato pagato dal Comune per tutti gli studenti che ne fanno richiesta e solo nella zona di Manfria si parla di oltre 50 ragazzi, che oggi si trovano a pagare 2,40 euro a corsa che diventano 4,80 al giorno per chi usufruisce del servizio A/R. Moltiplicando per tutti i giorni di un anno scolastico la cifra è alquanto rilevante nell’economia di una famiglia.
Ma come starebbero le cose? Mirella Minardi, che fin dall’inizio dell’anno scolastico si è mossa fra i vari uffici competenti, spiega che è tutta una questione di fondi regionali. Sembra infatti che l’assessorato comunale all’Istruzione e vari uffici comunali, che la Regione abbia tagliato i fondi destinati al servizio di trasporto scolastico. Infatti, dal Comune parte la richiesta alla Regione che delibera ed emana i fondi, poi dall’assessorato comunale all’istruzione parte la circolare per gli istituti scolastici che avvisano le famiglie residenti fuori dal perimetro urbano e che, a loro volta, presentano regolare richiesta per i propri figli. A quanto pare, però, per l’anno scolastico in corso, i fondi sono stati tagliati creando forti disagi a questi ragazzi che rivendicano il diritto ad usufruire di un servizio fortemente necessario. Ora, le famiglie residenti a Manfria, confidano in un incisivo intervento da parte del commissario Arena ed aspettano di essere contattati per un appuntamento.