Gela. Le loro conversazioni proverebbero il coinvolgimento in una serie di rapine messe a segno, in diversi quartieri della città, ai danni di anziani. Le rapine ai danni di anziani. Così, dopo la condanna definitiva del quarantasettenne Antonio Schembri, a processo è finito il presunto complice Giuseppe Fausto Fecondo. In base a quanto accertato dagli inquirenti, avrebbe spalleggiato Schembri in almeno uno scippo messo a segno, sempre ai danni di un anziano. Adesso, sarà un perito a valutare il contenuto delle intercettazioni, anche ambientali, e a trascriverle. L’incarico è stato assegnato al tecnico dal collegio penale presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Ersilia Guzzetta e Tiziana Landoni. Schembri e Fecondo vennero intercettati anche in procura, quando furono convocati per essere ascoltati dagli inquirenti.