Gela. Avrebbe spalleggiato il quarantasettenne Antonio Schembri, già condannato per gli stessi fatti, in almeno una rapina messa a segno ai danni di un’anziana. Gli scippi in città. Così, davanti al collegio penale composto dal presidente Miriam D’Amore, insieme ad Ersilia Guzzetta e Tiziana Landoni, è finito il quarantaquattrenne Giuseppe Fausto Fecondo. Sono stati i carabinieri a risalire all’imputato. Dopo aver identificato Schembri, responsabile di più colpi dello stesso tipo, hanno accertato la presenza anche di un complice. Così, proprio uno dei carabinieri che partecipò alle indagini è stato sentito in aula, rispondendo alle domande del pubblico ministero Margherita Brunelli. Il militare ha ripercorso l’iter di indagine, scattato proprio dopo la segnalazione degli scippi messi a segno in diversi punti della città. Intanto, il presidente del collegio D’Amore ha autorizzato la nomina di un perito che si occuperà di trascrivere il contenuto delle intercettazioni, anche ambientali. Schembri e Fecondo furono intercettati anche nella sala di attesa della procura, dopo essere stati convocati dagli inquirenti.