Vittoria. Il progetto potrebbe successivamente espandersi su ampia scala. Il Comune di Vittoria ha affidato alla start up innovativa “Antifemo”, che in questo caso opera in partnership con l’istituto Ispaam del Cnr, l’incarico di realizzare un bioreattore aerobico su scala industriale oltre alla conduzione di prove dimostrative su scarti agricoli e agroindustriali di matrice organica. La scelta dell’amministrazione comunale vittoriese, attraverso risorse del Fesr Sicilia 2014-2020, prende le mosse dalla necessità di instradare, su un percorso di economia circolare, la massa degli scarti di produzione serricola. Il territorio vittoriese infatti presenta la concentrazione più elevata in assoluto, in Italia, per quanto concerne la presenza di serre. “Antifemo”, fondata dal chimico industriale gelese Fabrizio Nardo, realizzerà l’intero progetto attraverso la tecnologia brevettata Np-biotech. “E’ una tecnologia biocatalitica, multibrevettata, capace di condurre un processo di fermentazione aerobica accelerata e privo di emissioni odorigene. L’obiettivo – spiega Nardo – è di trasformare gli scarti organici in biofertilizzante da reimpiegare nella coltivazione di ortaggi, in un’ottica coerente con il modello di economia circolare. Inoltre, si vuole avviare a soluzione il problema degli smaltimenti illeciti, che spesso sfociano nelle cosiddette fumarole”.
Nella fascia trasformata che si estende lungo i territori del ragusano e di Gela, sono assai frequenti i roghi nelle aree rurali. Scarti di ogni tipo della produzione agricola vengono incendiati, evitando così i costi di smaltimento. Il progetto di “Antifemo” e del Cnr, invece, innestato in uno dei poli serricoli più vasti dell’intero territorio nazionale, punta ad invertire la rotta, trasformando gli scarti di produzione in biofertilizzante da utilizzare per le coltivazioni.
“Antifemo, in qualità di capofila della partnership con il Cnr, condurrà la progettazione e la realizzazione del bioreattore, nonché le prove dimostrative. Le attività di divulgazione dei risultati saranno condotte con la partecipazione attiva del Comune di Vittoria e del Sustainable Living Lab del Gal-Valli del Golfo”, aggiunge Nardo. Le attività prenderanno il via da subito e i primi dati dovrebbero essere disponibili già entro fine anno. L’amministrazione comunale vittoriese aveva bandito un avviso e la proposta della start up è stata selezionata. “Le attività di progettazione avranno inizio da subito, mentre la realizzazione e il collaudo del bioreattore sono previste entro il mese di novembre. I primi risultati saranno disponibili entro la fine dell’anno. Quindi – fanno sapere da “Antifemo” – il programma sul campo appare piuttosto intenso e a breve termine. Successivamente, sulla base dei risultati, i soggetti coinvolti valuteranno l’implementazione della tecnologia su scala industriale”.