Santa Caterina Villarmosa testimone di un episodio terribile | La rivolta che fece scalpore in tutta la Sicilia

Santa Caterina Villarmosa, cuore della Sicilia: architettura, geologia, arte del ricamo e la storica rivolta delle ricamatrici caterinesi.

A cura di Redazione
29 giugno 2025 15:00
Santa Caterina Villarmosa testimone di un episodio terribile | La rivolta che fece scalpore in tutta la Sicilia - Foto: (WT-en) Loreen/Wikipedia
Foto: (WT-en) Loreen/Wikipedia
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Il paese

Santa Caterina Villarmosa, arroccata su colline a 606 m s.l.m. nella provincia di Caltanissetta, è il cuore geografico e storico della Sicilia. Il borgo, nato nel 1572 dal feudo Risichilla, ha cambiato nome più volte: prima Risigallo, poi in onore della vergine martire e infine “Villarmosa” per omaggiare il principe Carlo Cottone, marchese di Villahermosa, durante il XVIII secolo. Qui l’economia è ancora legata all’agricoltura di grano, olive e mandorle, mentre la tradizione del ricamo è un’arte femminile tramandata da secoli. Tra vicoli medievali e piazze rinascimentali, la comunità riscopre un passato di fede, emancipazione e resistenza.

Architettura, natura, artigianato e rivolta delle ricamatrici

Nel borgo svettano la Chiesa Madre dell’Immacolata Concezione (XVII sec.), la chiesa del Purgatorio (1648) e il santuario di Santa Maria delle Grazie (1600), dove troneggia una statua lignea della Madonna del 1875 realizzata da Domenico Pugliese. Il piccolo territorio custodisce anche reperti dell'età del ferro e punici nella contrada Cozzo Scavo, ora custoditi nel Museo Archeologico Regionale di Caltanissetta. Poco fuori dal centro, la riserva geologica di Contrada Scaleri (istituita nel 1997) offre uno spettacolo unico con le sue “microforme carsiche” e una preziosa orchidea, l’Anacamptis pyramidalis.

Ma è nella storia sociale del Novecento che Santa Caterina segna un passo rivoluzionario: negli anni ’70, le ricamatrici caterinesi, capitanate da Filippa Pantano Rotondo, organizzarono una rivolta per ottenere giusti compensi e diritti, dando vita a una legge nazionale (legge 877) che regolamentò finalmente il lavoro femminile domestico. Questo movimento ebbe caratura nazionale, portando alla fondazione della cooperativa “La Rosa Rossa”, anche se durò poco a causa delle infiltrazioni mafiose. Ancora oggi, l’arte del ricamo rappresenta la fierezza di un popolo che si alzò in piedi per farsi valere.

Curiosità: il principe monegasco e l’eredità Grimaldi

Nel 2017, Alberto di Monaco ricevette la cittadinanza onoraria di Santa Caterina Villarmosa in quanto discendente diretto dei Grimaldi, antichi signori del feudo Risichilla e fondatori del borgo. Questo simbolico riconoscimento suggella un legame storico e sociale tra il piccolo paese siciliano e una delle casate reali più famose d’Europa.

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