"Sanità? Parole Di Stefano ingenerose", Conti: "A Di Paola non chiedemmo fondi per le feste"

Segna le distanze dalle scelte dell'amministrazione Di Stefano

22 settembre 2025 14:58
"Sanità? Parole Di Stefano ingenerose", Conti: "A Di Paola non chiedemmo fondi per le feste" -
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Gela. La sanità è terreno sempre insidioso, prima di tutto su un piano politico. Domani, la commissione salute dell'Ars dovrebbe pronunciarsi sulla nuova rete ospedaliera, che tanto sta facendo discutere in città e che va verso nuovi tagli per il nosocomio locale. Il sindaco Terenziano Di Stefano sarà a Palermo per avere un confronto diretto con i parlamentari della commissione e non solo. Nel fine settimana, come abbiamo riportato, ha spiegato che il centrodestra ha chiuso il cerchio intorno alle intese e ai sottogoverni e di conseguenza non prende più posizione sul depotenziamento del sistema cittadino. Ha fatto intendere che gli altri sindaci del circondario, ottenuto ciò che chiedevano per i loro presidi ospedalieri, hanno ceduto il passo. Il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, che nel centrodestra del governo Schifani si rivede ormai con maggiore convinzione, non condivide la disamina di Di Stefano e rilancia la necessità di un ospedale "Vittorio Emanuele" finalmente a pieno regime o quasi. "Queste dichiarazioni del sindaco Di Stefano, inesatte e ingenerose, meritano una puntualizzazione sull’azione svolta in materia di sanità. Innanzitutto, il documento in conferenza dei sindaci l'ho redatto io e abbiamo condiviso la necessità di modifiche alla previsione iniziale della rete ospedaliera regionale. Questioni che sono state recepite, non per mera influenza politica, ma perché abbiamo fornito i dati e indicato la norma di riferimento sugli ospedali delle zone disagiate, facendo richiamo agli standard e alla richiesta di sanità nei territori. Sull'ospedale di Gela - dice Conti - che è anche il nostro ospedale come nosocomio di riferimento, ho sempre sostenuto, anche per ciò che concerne la mobilità passiva, fatta di cittadini che vanno verso altre aziende ospedaliere, l'esigenza di attivare i posti letto, assegnati solo sulla carta e mai concretizzati. Non ha alcun senso prevedere posti letto e non attivarli. Per quanto riguarda l'Utin a Gela, prevista da quattordici anni e mai partita, qualche amministratore locale dovrebbe interrogarsi e i cittadini dovrebbero chiedersi dove sono stati i loro amministratori in tutti questi anni. Tuttavia, come faccio sempre, mi piace proporre soluzioni. Bisogna attivare i settantuno posti previsti e mancanti e poi vedremo se non migliorerà significativamente l'offerta sanitaria per Gela e per il comprensorio. Non dimentichiamo il tema dell’area Sin, che con i decreti agevola ogni ragionamento su numeri e opportunità". Quello di Conti sembra quasi un decalogo su come bisognava muoversi, sul tema sanità, fin dall'inizio. Peraltro, non rinuncia a ribadire la sua vicinanza a Luca Sammartino, assessore leghista che rientra nel governo regionale Schifani, nonostante le vicende giudiziarie che lo hanno riguardato direttamente. "Il ritorno di Luca Sammartino con la delega all'agricoltura la saluto con grande ottimismo - precisa - è un tema sul quale stiamo lavorando da anni. Dobbiamo creare le opportunità per potenziare la tanta massacrata produzione nella Piana di Gela. Sono sempre pronto a un confronto". Il sindaco niscemese, alla guida dell'Ati idrico e della giunta dell'Unione dei Comuni, un passaggio non lo trascura, quello dei contributi regionali. Segna le distanze dalle scelte dell'amministrazione Di Stefano. "Mancette? Noi come amministrazione - conclude - all'onorevole Di Paola abbiamo chiesto interventi e fondi per la sanità e non per feste. Abbiamo dato priorità alle esigenze della cittadinanza. Ci sono differenze che vanno sottolineate".

In foto il sindaco di Niscemi Conti e il parlamentare Ars Di Paola

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