Gela. Il bicchiere mezzo pieno rispetto al sistema sanitario cittadino, nuovamente al centro di tante polemiche sulla scorta di servizi che mancano, lo vede il direttore sanitario dell’ospedale “Vittorio Emanuele” Alfonso Cirrone Cipolla. Il manager non condivide la disamina condotta dall’assessore Franzone, che ha chiaramente segnalato tante inefficienze e servizi fermi al palo. Sottolinea che tutte le unità operative del presidio “sono dotate di personale infermieristico e di supporto adeguate alla previsione della pianta organica”. Cita le procedure di selezione avviate per 170 medici “per la copertura di tutti i posti attualmente vacanti”. Cirrone Cipolla auspica un “clima non accusatorio” ma “collaborativo”, soprattutto nel dialogo con tutte le istituzioni locali. L’Utin, al “Vittorio Emanuele” attesa da circa quindici anni, ora pare contesa con Caltanissetta. “Sostengo l’impegno del direttore generale che ha confermato di aver chiesto la struttura per l’Asp di Caltanissetta – aggiunge i direttore sanitario – cnfermando anche la struttura per Gela, che da quindici anni attende a causa dell’assenza di neonatologi”.
Sulle liste di attesa sempre lunghe, come segnalato da Franzone, Cirrone Cipolla descrive un cambio di rotta, “la direzione strategica ha istitutito un team aziendale mettendo a punto un programma di recupero che ha permesso, grazie a finanziamenti regionali, una tangibile riorganizzazione dell’offerta specialistica, pure attraverso prestazioni aggiuntive che ci permettono di azzerare i tempi di attesa”.