Sanità al collasso, Otorino ridotto ad ambulatorio diurno con un solo medico reperibile

 
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Gela. L’unità operativa semplice di Otorino è ridimensionata ad una sorta di attività ambulatoriale diurna. La carenza di personale costringe a garantire il solo turno mattutino (dalle 8 alle 14) e continue reperibilità addossate all’unico camice bianco accreditato ad effettuarle. L’ultima delle quali la scorsa notte, resasi indispensabile per soccorrere un bambino successivamente trasferito e ricoverato presso il nosocomio di Caltanissetta.

Condizioni limite che lascerebbero pensare ad un futuro incerto, ipotizzando anche il rischio di inserire il reparto di Otorino nella lunga lista dei reparti ospedalieri cancellati durante la gestione del direttore palermitano Luciano Fiorella, intanto promosso a direttore sanitario dell’Asp cl2 in barba alle dure contestazioni mosse dalle organizzazioni sindacali che ne avevano criticato la gestione durante il periodo della pandemia da Covid.

Sono già finite nel tritacarne unità operative vitali in città, quali Malattie infettive e Neurologia. Altre, come l’Utin, sembrano esistere solo sulla pianta organica mentre la Chirurgia continua a pagare l’assenza di medici con il blocco degli interventi (si effettuano solo le emergenze). A reggere le fila dell’Otorino ci pensano solo due medici e un solo infermiere. In verità, i cinque medici originari poi declassati a quattro (3 + 1 dirigente medico) in pianta organica sono solo un miraggio. Il reparto non può garantire ricoveri e, nonostante i quattro posti letto assegnati, i pazienti continuano ad essere involontari protagonisti di trasferimenti verso l’Otorino dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta retto dal dirigente Paolo Manzella, costretto, quest’ultimo, a colmare la mancanza atavica del primario nell’omonima unità operativa semplice della struttura ospedaliera di via Palazzi. Un carico di lavoro che costringe l’unico otorino reperibile, in forza al “Vittorio Emanuele”, quasi a “sfidare” quanto contemplato dal contratto collettivo nazionale del lavoro. Cosi, mentre un medico operativo nel capoluogo nisseno sarebbe stato denunciato dai familiari di un paziente per non avere garantito la reperibilità notturna, in città si cerca di salvare il salvabile scongiurando di allungare la lista dei reparti da sopprimere. Resta la consapevolezza che i due medici e l’unico infermiere non sono in condizioni di soddisfare i ricoveri, l’attività nei fine settimana e dopo le 14. La nuova direzione ospedaliera, retta da Alfonso Cirrone Cipolla, è chiamata a dare risposte concrete sulla scia di quanto avviato in termini di accoglienza e decoro degli ambienti sanitari. 

1 commento

  1. Sto valutando una denuncia a seguito di quanto successo un paio di giorni fa al pronto soccorso….credo che a breve ci sara’ un altro medico con una denuncia e anche il direttore sanitario.Invito tutti a fare la medesima cosa quando si verifica un disservizio o una mancanza da parte dell’ospedale.Ormai ci siamo assuefatti a farci trattare come carne da macello ma io personalmente non ci sto!

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