Gela. Grande festa oggi nel giardino dell’istituto comprensivo Salvatore Quasimodo dove, come ormai avviene da oltre 20 anni, si è rinnovata la tradizionale sagra di San Martino. Un tripudio di colori e sapori per tenere vive alcune delle nostre usanze. Un vero e proprio evento che impegna l’intera scuola. Per studenti e genitori anche una gara al tavolo più ricco, più elegante, più tradizionale, più colorato, più originale. Per settimane tutti impegnati alla ricerca dei piatti più tradizionali del periodo, della frutta e delle verdure di stagione. Una minuziosa ricerca di oggetti e corredi antichi, tutto deve essere impeccabile e ricercato, colori accostati alle pietanze ed alle porcellane, nulla deve essere lasciato al caso. I ragazzi si riuniscono in gruppi per la preparazione della cartellonistica, filastrocche e poesie sulla giornata di San Martino, un modo per imparare aggregandosi, lasciando da parte, almeno per qualche ora, tutti quegli strumenti tecnologici che hanno ormai rapito gli adolescenti di oggi.
Questa mattina già di buon ora, a chi transitava lungo viale indipendenza, non poteva sfuggire il fermento delle decine di mamme e papà, ma anche nonni e zii, impegnati a scaricare dalle proprie auto cesti, cestini, scatole e buste di varie dimensioni con tutto l’occorrente per l’allestimento dei tavoli, uno per ogni classe. In men che non si dica, il viale ombreggiato dai verdeggianti pini si è trasformato in una sagra degli odori e dei sapori, tal volta, una rievocazione dei tempi lontani. Sui tavoli, sistemati in bella vista, padroneggiavano zucche, cotogne, melograni, fichi d’india, castagne, mostarda, dolci e pizze, focacce e pane cunzatu, vino e olio locali e poi le decorazioni, dei piccoli gioielli di artigianato, foto ed oggetti antichi che qualcuno custodisce ancora gelosamente ma che per l’occasione mette generosamente a disposizione. Una iniziativa che si arricchisce di anno in anno, che resta tra le giornate più attese dell’anno scolastico, grazie all’impegno ed alla volontà del dirigente, Maurizio Tedesco, degli insegnanti, sempre attenti e presenti, e di tutti i collaboratori scolastici dell’istituto Quasimodo. “Vogliamo, afferma il dirigente scolastico, mantenere vive queste tradizioni fra i nostri ragazzi. Con impegno e passione, possiamo fare sempre meglio e di più”. Appuntamento al prossimo anno.