San Leo, Franzone: "Inaccettabile atteggiamento Siciliacque, ritardi su nuova condotta"
I guasti della condotta San Leo sistematicamente mettono in crisi la distribuzione in gran parte della città. Entro quarantotto ore Siciliacque deve fornire i dettagli dei lavori
Gela. La comunicazione dell'ennesimo guasto lungo la condotta San Leo, con il fermo delle forniture idriche ai serbatoi Montelungo e Caposoprano, è arrivata in municipio poche ore prima della riunione odierna del tavolo di monitoraggio, attivo da mesi e che sta portando avanti un'attività di controllo, voluta dall'amministrazione su spinta peraltro anche dell'opposizione consiliare. La rottura delle ultime ore è l'ennesima sulla stessa linea mentre tardano a chiudersi i lavori per la nuova rete San Leo, richiesta a gran voce dall'amministrazione. "Non è più accettabile l'atteggiamento di Siciliacque - spiega l'assessore Franzone che segue la vicenda idrica - a giugno, la società si era impegnata a consegnare la nuova condotta San Leo. Adesso, abbiamo dato quarantotto ore per avere un resoconto ufficiale dello stato dei lavori. Non possiamo più sopportare ritardi". Al tavolo partecipano le società del ciclo idrico, la parte politica e quella dell'amministrazione, oltre all'Ati, che spesso non ha presenziato. Richieste precise, oggi, sono state destinate anche ai riferimenti di Caltaqua. "Entro un mese dovranno recuperare le perdite idriche che ancora si registrano in città", aggiunge Franzone, che ha coordinato la riunione in municipio. I guasti della condotta San Leo sistematicamente mettono in crisi la distribuzione in gran parte della città anche se le quote idriche adesso assicurate dal dissalatore pare possano attutire le conseguenze, in attesa del ripristino vero e proprio.
In foto uno dei tratti della condotta San Leo
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