Gela. Nessun tono conciliante, dopo le parole, pesanti, giunte dall’opposizione, che questa mattina ha abbandonato i lavori del consiglio comunale, aprendo di fatto l’ennesimo fronte di scontro. Il presidente dell’assise civica Salavatore Sammito è stato tirato in ballo dai consiglieri, ritenuto quasi un mero esecutore della volontà dei pro-Greco e dello stesso sindaco. L’opposizione è ritornata sui commenti dell’avvocato al termine della seduta di lunedì sera. La maggioranza ha approvato il bilancio e gli atti propedeutici e il sindaco ha concluso definendo la condotta dell’opposizione come “speciosa, strumentale e noiosa”. Sammito non accetta l’attacco di questa mattina, giunto dall’intera opposizione. “Mi trovo spesso a rispondere agli attacchi dell’opposizione. Vorrei non farlo ogni volta, se non altro perché basare la politica di un’intera città sui botta e risposta con l’opposizione che non perde mai occasione di declassare la politica a puro e semplice attacco – dice – lo trovo mortificante per loro e rispondere, ogni volta, mi fa partecipe e connivente dello stesso sentimento. Dati i toni usati, però, non posso esimermi neanche stavolta benché i miei saranno certamente diversi ma ognuno, si sa, è ciò che è. Alla lunga, questo paga sempre. I colleghi consiglieri mostrano di distorcere la realtà poiché sanno bene che nell’esercizio delle mie funzioni e mentre dirigevo i lavori d’aula virtuali, allorquando il sindaco ha usato l’allocuzione incriminata, ho prontamente interrotto la seduta di consiglio”. L’opposizione ha scelto di non partecipare ai lavori di questa mattina, che hanno poi condotto all’approvazione del rendiconto 2019, e allo stesso tempo non risponderanno alle convocazioni delle conferenze dei capigruppo. Lamentano condotte della maggioranza solo finalizzate a svilire il ruolo della minoranza. Sammito è stato definito “segretario di maggioranza”.
“La decisione assunta dall’opposizione di non partecipare più ad alcuna riunione dei capigruppo che io intenderò convocare, sembra un dispetto tutt’altro che nobile e prestigioso che nella mia ottica non si adatta alla politica né ai partecipanti della vita politica della città. Ma se questo è il loro intendimento – aggiunge – ne prendo atto. Continuerò, come vuole il mio ruolo, ad inviare le comunicazioni. Loro saranno liberi di essere assenti per dispetto verso il presidente del consiglio. Il danno non lo fanno di certo a me, ma ai cittadini che li hanno votati. Le accuse di mancata imparzialità le trovo alquanto ingiuste e false sulla base dei fatti, oltre che, mi duole dirlo, figlie di una politica livorosa, rancorosa, orfana del rispetto dell’altro e sempre alla ricerca dell’attacco. A quelle quindi scelgo di non rispondere una per una perché sono il risultato di una visione politica rivolta ad inasprire gli animi e a declassare tutto a bieca aggressività verbale. Nella stessa direzione, si colloca l’avermi definito segretario della maggioranza, con lo scopo non riuscito di offendermi. Quale merito ne avrei se alle offese rispondessi con altrettante offese? Stili politici diversi. Com’è diverso il mio modo di rispondere. Ognuno è ciò che è”. Tra Sammito e l’opposizione cala il gelo istituzionale.