Gela. Per la terza volta in questa stagione il Gela sarà costretto a giocare lontano dal Presti. Più passano le ore più diventa remota la possibilità di un via libera per la partita con il Portici. Sembrava tutto definito. Sembrava. Lavori effettuati. Ali della copertura esterne rimosse in tribuna, scialbatura negli spogliatoi, gradinata smantellata. Ed allora? Pare sia colpa della burocrazia. Il comando provinciale dei vigili del fuoco ha voluto in anticipo la documentazione prima di inviare un proprio tecnico in Commissione di vigilanza. Siamo però a giovedì pomeriggio e di risposte neanche l’ombra.
Abbiamo contattato l’assessore allo Sport Valentino Granvillano che ci ha rimandato all’assessore all’Urbanistica Gianni Mauro. Quest’ultimo ci ha confermato che aspettano una risposta dai vigili del fuoco che ad oggi non è arrivata. Morale della favola? La società si sta muovendo per cercare ancora una volta un’altra sede. Improbabile San Cataldo, possibile il Dino Liotta di Licata.
Domani ne sapremo qualcosa in più. Intanto Terranova prova a isolare la squadra da qualsiasi problema logistico. Contro il Portici previste novità sia in difesa che in attacco. Le prestazioni poco convincenti di Biondi potrebbero portare all’esordio di Cascione ma attenzione anche al reparto offensivo. Al tecnico certi atteggiamenti contro il Palazzolo non sono piaciuti, soprattutto nel finale di partita.
