Gela. Solo quattordici presenti al momento dell’appello in aula e la seduta di question time finisce prima ancora d’iniziare. Niente numero legale. All’ordine del giorno, c’erano ben quattordici interrogazioni che, a questo punto, dovranno attendere il prossimo mese per essere trattate. Ovviamente, niente interrogazioni ma rimangono i costi di una seduta andata a vuoto. Dovranno essere pagati i gettoni di presenza dei consiglieri in aula al momento dell’appello, gli straordinari dei dipendenti comunali e quelli dei vigili urbani incaricati di garantire l’ordine pubblico. Quei pochi cittadini presenti, interessati alla trattazione dei punti all’ordine del giorno, si sono dovuti arrendere all’evidenza. “E’ una vergogna – ha tuonato il consigliere forzista Salvatore Scerra – i cittadini arrivano in aula per assistere alla trattazione d’interrogazioni importanti e noi andiamo a casa?In questo modo, bruciamo soldi pubblici”. L’appello è stato chiamato intorno alle 20:30 ma, nonostante la convocazione fissata per le 20, molti consiglieri sono giunti in aula a cose già fatte.