Rumeni infelici, due tentati suicidi: un uomo si pianta un chiodo in testa

 
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Gela. Due cittadini romeni, residenti in città, hanno tentato il suicidio in episodi diversi. Una donna di 28 anni ha cercato di farla finita lanciandosi nel vuoto da una palazzina di via Buscemi, nel quartiere San Giacomo.

I fili della biancheria dei piani sottostanti hanno rallentato la caduta, consentendole di salvarsi. La donna ha riportato fratture in diverse parti del corpo che i medici dell’ospedale «Vittorio Emanuele» hanno giudicato guaribili in 30 giorni. L’episodio è avvenuto ieri poco prima di mezzanotte. Secondo le prime indiscrezioni la giovane donna romena avrebbe tentato il suicidio perché in difficili condizioni economiche. Non riusciva a trovare lavoro e a causa della mancanza di soldi non sarebbe riuscita a tornare nel suo paese per riabbracciare la famiglia. L’altro episodio ha visto protagonista un cittadino romeno che si è sparato un chiodo alla testa, con una pisola a pressione. E’ la terza volta che il 40enne, ormai noto alle forze dell’ordine, si conficca un chiodo in fronte. Secondo le prime indiscrezioni, l’uomo non ha perso mai conoscenza ed era visibilmente alticcio. I medici del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” ne hanno disposto l’immediato trasferimento presso il più attrezzato ospedale “Cannizzaro” di Catania. Le sue condizioni non destano particolari problemi, anche se il chiodo ha perforato il cranio. In un altro episodio il romeno suicida ha rischiato di morire a causa delle lesioni riportate da tre centimetri di chiodo piantato sulla fronte.

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