Rugolo non è più “Don”, arriva la rimozione dal clero per l’ex sacerdote ennese

Giuseppe Rugolo non è più sacredote. Lo ha deciso una Commissione ecclesiale che lo ha dimesso dallo stato clericale.

A cura di Jerry Italia
14 luglio 2025 13:19
Rugolo non è più “Don”, arriva la rimozione dal clero per l’ex sacerdote ennese -
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Enna. Una tonaca abbandonata e una condanna che pesa come un macigno. Giuseppe Rugolo, ex sacerdote della diocesi di Piazza Armerina, è stato ufficialmente ridotto allo stato laicale. La Chiesa ha rotto ogni legame con lui. Il processo canonico, celebrato da membri non siciliani, ha sentenziato: colpevole di abusi su minori.

Una verità già confermata anche dalla giustizia italiana: Rugolo era stato condannato in appello a tre anni di reclusione per violenza sessuale su minori ai danni di Antonio Messina, il giovane archeologo che denunciò per primo gli abusi. Una pena di 4 anni e mezzo in primo grado ridotta a tre in appello per la “tenuità dei fatti” in relazione ad altre due vittime, all’epoca dei fatti ancora adolescenti.

Ma per il Vaticano, la questione è ben più grave. La Commissione ecclesiastica ha riesaminato questi due episodi, risalenti a quando Rugolo era già stato ordinato sacerdote. 

Il risultato è la dimissione dallo stato clericale: Rugolo non è più, nemmeno formalmente, un prete. Un atto raro e simbolicamente forte, che ora attende solo la ratifica finale dal Dicastero per la Dottrina della Fede.

Un dettaglio non passa inosservato: la commissione che ha emesso la sentenza era composta da membri non siciliani. Una scelta voluta, per evitare qualunque forma di influenza da parte della diocesi d’origine? Sì secondo l’avvocato rotale Alessandro Camedda, consulente della vittima Antonio Messina

“Credo che la diocesi sia stata volutamente estromessa – spiega il legale– Se il Vaticano avesse voluto coinvolgerla, avrebbe usato il tribunale diocesano. Invece si è scelto un collegio indipendente, riunito addirittura in un albergo”.

Una diocesi, quella di Piazza Armerina, che intanto dovrà fare i conti con un nuovo processo. Il vescovo Rosario Gisana e l’attuale parroco del Duomo di Enna, don Vincenzo Murgano, sono imputati per falsa testimonianza. Secondo gli inquirenti, avrebbero mentito durante il primo processo a Rugolo. La loro udienza è fissata per il prossimo 29 ottobre.

Una pagina nera per la Chiesa siciliana, dove le vittime chiedono ancora giustizia. E dove la verità, forse, è appena cominciata a emergere.

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