Gela. Quattordicimila euro spariti, in pochi minuti, nel maggio di tre anni fa. I soldi eranostati nascosti dall’anziana proprietaria di un appartamento della zona di Marchitello all’interno della fodera del divano.
Il furto messo a segno in pochi minuti. Chi ha colpito, sapeva bene che proprio il divano era stato scelto per nascondere i risparmi della vittima. Per quei fatti, sotto processo è finita una donna romena, convivente del figlio dell’anziana colpita. In base alla ricostruzione fornita dai magistrati della procura e dai carabinieri del reparto territoriale che avviarono indagini dopo la denuncia di furto, sarebbe stata l’imputata ad orchestrare il maxi furto di denaro, con tanto di collane d’oro portate via dall’abitazione. Davanti al giudice Manuela Matta, sono stati sentiti, come testimoni, due carabinieri che intervennero nell’abitazione presa di mira. Entrambi hanno confermato che l’obiettivo dei ladri sarebbe stato proprio il denaro nascosto nel divano. “Trovammo – hanno spiegato – la fodera strappata in più parti”.
Verrà sentito il giovane che ha accusato l’imputata. Durante le indagini, a puntare il dito contro la nuora dell’anziana sarebbe stato il figlio del suo convivente. Accuse che verranno valutate durante la prossima udienza fissata per il 28 aprile: ad essere ascoltato sarà proprio il giovane che accusa l’imputata oltre ad un vicino di casa titolare di un sistema di videosorveglianza che avrebbe registrato immagini ritenute importanti allo scopo di risalire all’identità del responsabile. L’anziana, anche in aula, ha escluso che la nuora possa avere avuto un ruolo nel furto dei quattordicimila euro.