Gela. Abbiamo già riferito della scelta della giunta comunale che si costituirà nel procedimento al Tar attivato dal Comune di Butera. La giunta Zuccala’ contesta i criteri di ripartizione delle quote previste per le royalties del progetto “Argo-Cassiopea”. E’ ritenuta insufficiente la soglia del 5,56 per cento a fronte del 47,53 per cento destinato a Gela e del 46,92 per cento previsto per Licata. Il sindaco Di Stefano e gli assessori hanno deciso di affidare un incarico legale, come abbiamo riportato. “Fino ad ora non ho detto niente ma non posso accettare che alla nostra città non vengano eventualmente riconosciuti i giusti ristori – spiega il primo cittadino gelese – l’estrazione di gas e lo stoccaggio sono concentrati sul nostro territorio e nell’area a terra appositamente realizzata, nei nostri stabilimenti”. L’amministrazione vuole quindi evitare una potenziale sospensiva che metta in discussione la percentuale riconosciuta dalla Regione.
Le verifiche saranno condotte anche attraverso il legale che sarà nominato e si estenderanno inoltre ad un decreto ministeriale dello scorso anno che assegna la competenza territoriale sulla piattaforma “Prezioso” proprio al Comune di Butera. “Questo è assurdo – sottolinea Di Stefano – parliamo di una piattaforma che fino al 2021 ha consentito al Comune di Gela di incassare l’Imu. Non si capisce in base a quale criterio la competenza territoriale sia stata trasferita al Comune di Butera, visto che “Prezioso” è collegata agli stabilimenti nel nostro territorio, attraverso un sistema di sealine. Ho già chiesto al legale se ci sono ancora le condizioni per impugnare il decreto. Mi chiedo cosa facesse la precedente amministrazione? Non si è accorta di un provvedimento così grave?”. Gela e Butera, da sempre accomunate e negli ultimi anni legate dall’Unione dei Comuni sorta per i finanziamenti del ciclo 2021-2027, si trovano adesso su fronti diversi quando il capitolo è quello delle royalties per il gas e dei tributi per le piattaforme.