Gela. “Una o due opere mirate che possano servire al territorio”. E’ questa la prospettiva, nel rispetto delle norme in materia, che secondo il sindaco Terenziano Di Stefano si deve mettere in campo per sfruttare gli oltre sette milioni e mezzo di euro, ad inizio luglio trasferiti da Eni come royalties. Abbiamo riferito delle somme che la multinazionale ha rilasciato proprio a seguito delle attività dello scorso anno. In settimana, probabilmente domani, si terrà una prima verifica tra il sindaco e gli organismi tecnici del Comune. “Con opere per la città, finalmente daremo una visione diversa ai cittadini che potranno avere contezza effettiva di ciò che possano generare le royalties”. Sono fondi ai quali si aggiungeranno, nei prossimi mesi quando la produzione entrerà a regime, quelli del progetto “Argo-Cassiopea” per il gas.
“Tutto andrà in una voce di bilancio specifica, nel rispetto della normativa”, sottolinea Di Stefano che già da assessore lavorò su questi punti. In un Comune in dissesto, stanziamenti come quelli garantiti dalle royalties Eni non possono finire su un binario morto seppur nel recente passato non sono mancate le osservazioni della Corte dei Conti e poi della procura. La legge finanziaria regionale, davanti al dissesto, ha previsto una “finestra” temporale che permette la destinazione di queste risorse anche per finalità differenti da quelle indicate dalla normativa in materia. Rispetto al passato il valore complessivo dei trasferimenti dalla multinazionale si è ridotto notevolmente.