Gela. L’emendamento proposto dai dem all’Ars e sostenuto dai grillini, va nella giusta direzione. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, tra i primi a premere sul tasto delle royalties dai progetti estrattivi, a partire dall’investimento “Argo-Cassiopea”, sostiene una rivisitazione della norma inserita in finanziaria, a vantaggio del territorio. “Fin dall’inizio, sul tema delle royalties, abbiamo avuto un solo comandamento, nostre le coste, nostre le royalties. La prospettiva politica è questa e non cambia e in quest’ottica, abbiamo lavorato in sinergia con il Pd e con il Movimento cinquestelle. Oggi – dice Di Stefano – la necessità impellente non si sostanzia solo nel riconoscimento ai Comuni costieri delle roylaties ma anche nel sostenere un emendamento che io considero doveroso. La norma in finanziaria, infatti, prevede un riconoscimento del solo trenta per cento ai Comuni. Sono briciole se si pensa che le coste sono nostre. L’emendamento proposto allarga il campo e riempie proprio quei vuoti creati dalla normativa generale. Ad emendamento approvato, ai Comuni verrà riconosciuta una percentuale maggiore, in base al numero di abitanti. È evidente che Gela potrà solo godere dell’approvazione dell’emendamento. In caso contrario, potrà solo patire le conseguenze dell’essersi fatta sfuggire l’occasione di un riconoscimento ufficiale e io mi auguro che questo non accada”.
L’ex vicesindaco ne fa una questione di difesa degli interessi della città, indipendentemente dalla collocazione di partito. “A riprova di come l’emendamento colmi i vuoti di una normativa iniqua, produrrebbe i suoi effetti anche per contrastare il caro vita dovuto ai rincari energetici e quindi questa percentuale maggiorata delle roylaties permetterà ai cittadini in difficoltà di accedere a sgravi e riduzioni, ovviamente mediante apposito avviso pubblico predisposto dagli enti. Non si tratta di un emendamento politico e basta, è un emendamento anche sociale. Oggi si discuterà in commissione e una volta arrivato in aula – aggiunge l’esponente civico – non credo debba essere considerato ascrivibile ad una parte politica ma dovrebbe, invece, assumere una connotazione trasversale. Fino ad oggi, questa città a causa di una normativa che certamente non la favoriva ha recitato il ruolo dello spettatore. Pensare di consentire l’utilizzo delle nostre coste senza sovvertire la normativa proprio grazie a questo emendamento, sarebbe la raffigurazione plastica di una politica che non sa individuare le battaglie necessarie”. Ancora una volta si riscontra un’evidente vicinanza di vedute politiche tra il progetto civico e gruppi come dem e pentastellati. Quello dell’emendamento sulla normativa in materia di royalties estrattive è un’altra tappa, anche programmatica. A supporto dell’emendamento si è già schierato il democratico Speziale.