Royalties "Argo-Cassiopea", fondi ai Comuni "congelati": Di Stefano, "sbagliano, blocco i permessi"

La vicenda "Argo-Cassiopea", con royalties importanti finanziariamente per i tre Comuni, è un capitolo tutt'altro che chiuso

17 settembre 2025 14:19
Royalties "Argo-Cassiopea", fondi ai Comuni "congelati": Di Stefano, "sbagliano, blocco i permessi" -
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Gela. Le royalties "Argo-Cassiopea", previste per i Comuni di Gela, Licata e Butera, rischiano di diventare un caso eclatante. Tutto sembrava andare in direzione del riconoscimento agli enti municipali, nelle cui aree a mare è partito da mesi il processo produttivo del gas di Eni. Le percentuali, sulla base della quota da riconoscere alla Regione, erano già state fissate: 43,50% per Gela e Licata e il 13% a Butera. Questa mattina, durante un incontro all'assessorato regionale all'energia, ciò che pareva stabilito è stato rimesso del tutto in discussione dai dirigenti palermitani. Ancora una volta, come accaduto mesi fa, per i tecnici prima di tutto va valutata l'esatta collocazione dei giacimenti "Argo-Cassiopea". La soglia fondamentale è quella delle dodici miglia marine. Per questa ragione, le somme stanziate da Eni rimangono, secondo la versione dei tecnici, "congelate" in un capitolo di salvaguardia, almeno per i prossimi tre anni. Una posizione che il governo regionale aveva di fatto superato, dopo interlocuzioni serrate con i tre sindaci, attraverso un provvedimento dell'ex assessore all'energia Di Mauro. I Comuni rinunciarono ai ricorsi al Tar. Oggi, invece, il blocco delle somme è stato riproposto durante il tavolo convocato dall'assessore all'energia Francesco Colianni, al quale hanno preso parte i sindaci Terenziano Di Stefano, Angelo Balsamo e Giovanni Zuccala'. Colianni ha cercato subito di mediare e ha già chiesto una verifica, attraverso un incontro in sede ministeriale. "Ringrazio l'assessore - dice Di Stefano - l'interpretazione che ci è stata fornita però non è affatto corretta e l'ho ribadito. Dato che ci sono dubbi sulla collocazione dei giacimenti, già nel 2022 avevano stabilito che le verifiche vanno fatte ma senza bloccare le somme che spettano ai Comuni. Quelle vanno riconosciute e dopo tre anni, con le verifiche, se dovessero mutare le condizioni si potranno rivedere le percentuali. Non sta né in cielo né in terra che le royalties che toccano ai Comuni vengano congelate. A questo punto, se ancora oggi, con i sistemi di alta tecnologia che ci sono a disposizione, non si riesce a definire se i giacimenti siano dentro o fuori le dodici miglia marine, allora il Comune di Gela non avrebbe neanche dovuto occuparsi delle autorizzazioni. Sono pronto a revocare i permessi rilasciati per Argo-Cassiopea". Il primo cittadino gelese, che già da assessore della giunta Greco si occupò degli iter autorizzativi per l'investimento sul gas di Eni, vuole essere presente al tavolo ministeriale, al pari dei primi cittadini di Licata e Butera. La vicenda "Argo-Cassiopea", con royalties importanti finanziariamente per i tre Comuni, è un capitolo tutt'altro che chiuso.

In fote Di Stefano e l'assessore regionale Colianni

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