Gela. “Assessore dimettiti”. E’ l’invito, più che altro un aut aut, che il segretario del Partito socialista , Giovambattista Mauro, recapita al suo rappresentante in giunta, Marina La Boria.
“Il Psi – spiega Mauro – prende le distanze dal recente operato dell’assessore La Boria in quanto sono venute meno, in maniera palese, le condizioni di fiducia”. Alla base dello “strappo” tra l’avvocatessa, in giunta con delega su Cultura e Istruzione, e il suo partito, ci sarebbero i forti contrasti tra La Boria e il dirigente del settore, Patrizia Zanone. Liti, al seguito delle quali l’assessore aveva deciso di lasciare. “Dopo aver comunicato la decisione di dimettersi – scrive Mauro – l’assessore ha però continuato a recarsi in municipio, presentandosi in giunta e firmando atti politici e amministrativi senza interessare il partito che l’aveva voluta e sostenuta”. Da qui la decisione di “sfiduciare” l’assessore. Che, a oggi, comunque rimane al suo posto. L’assessore La Boria non l’ha ovviamente presa bene ed ha solo confermato di aver condizionato le sue dimissioni al trasferimento del dirigente Zanone, con cui da mesi i rapporti sono inesistenti. “Mi sarei aspettata critiche sul mio operato, non sulla data delle dimissioni”, ha detto l’assessore, sempre più isolata.
I maliziosi sostengono però che tutto viene ristretto alle nomine alla presidenza della Ghelas e proprio al successore della La Boria. Psi, Udc e Megafono sono alla finestra.