Gela. L’ex sindaco Domenico Messinese è in attesa di una pronuncia dal Tar Palermo che valuterà il ricorso presentato contro la mozione di sfiducia dello scorso settembre, ma il suo ex assessore di riferimento invece sembra già proiettato in una sorta di campagna elettorale anticipata. Simone Siciliano, che di Messinese è stato il braccio destro ed ha resistito a qualsiasi cambio di giunta, al punto da diventare il vero decisore politico dell’amministrazione, da tempo si starebbe muovendo nel tentativo di crearsi nuovi spazi politici. La presenza all’Ars e addirittura al Ministero dello sviluppo economico (quando ieri si è trattato di firmare l’intesa definitiva sull’accordo di programma) non sembrano affatto casuali. Sulla presenza a Roma, ha assicurato di essere stato “accreditato” dall’assessore regionale Mimmo Turano, pur non rivestendo ruoli istituzionali. Nessuno lo conferma, soprattutto in questa fase, ma Siciliano e altri ex fedelissimi di Messinese starebbero facendo rotta verso l’area di centrodestra. Contatti ci sarebbero stati con dirigenti regionali di DiventeràBellissima del presidente Nello Musumeci. I referenti cittadini del governatore hanno sempre escluso un dialogo con l’ex vicesindaco, ma negli ultimi tempi tanti lo danno intenzionato a sondare questo terreno. Siciliano quasi un anno fa sponsorizzò invece il sostegno all’allora Alternativa Popolare di Angelino Alfano, schierata con il centrosinistra alle regionali. Una decisione che incrinò i rapporti tra l’ex assessore e altri esponenti della giunta Messinese. Un centrodestra che prenderebbe le forme non solo del gruppo di Musumeci e degli ex uomini di Messinese, ma anche di altri esponenti che in giunta ci sono stati, come l’ex dem Giuseppe Licata e l’ex forzista Raffaele Carfì (che dovrebbero confluire nel movimento GelaPunto).
Una cosa pare ormai piuttosto chiara, Siciliano starebbe prendendo le distanze dall’ex sindaco. Mirerebbe ad un percorso politico appoggiato da gruppi strutturati, soprattutto nell’area di centrodestra. La presenza dell’ex vicesindaco potrebbe aprire nuove falle in una coalizione dove non si va affatto d’amore e d’accordo. Decisivo potrebbe essere il ruolo di Forza Italia. Il gruppo che ruota intorno al deputato Giusi Bartolozzi, all’ex parlamentare regionale Pino Federico e ai consiglieri comunali uscenti non vede affatto di buon occhio un percorso eventualmente da condividere con chi in giunta c’è stato. Un centrodestra che possa annoverare l’ex assessore Siciliano e alcuni esponenti a lui vicini difficilmente avrà il loro avallo. Ma altre fazioni interne ai forzisti potrebbero invece accettare un progetto condiviso anche con chi ha sostenuto l’ex giunta. In questo caso, tanto dipenderà dal deputato regionale Michele Mancuso e dai suoi referenti locali, che da tempo ormai sono ai ferri corti con gli altri leader locali del partito. Negli ultimi giorni, si è fatto sempre più intenso il confronto tra gli esponenti di DiventeràBellissima e quelli di Energie per l’Italia. Si discute di una lista unica e di possibili passaggi proprio tra le fila del gruppo di Musumeci. E’ ancora solo l’inizio, ma tanti vogliono ritagliarsi un ruolo, a cominciare dall’ex numero due di Messinese.
Vergogna….. non sai più a quale porta bussare per tornare a fare i tuoi interessi personali. Adesso hai trovato Diventerà Bellissima che ti ha aperto le porte…. d’altronde solo un partito di falliti come questo poteva accoglierti. Vedrete alle prossime elezioni quanti voti avrete.