Gela. La maggioranza del sindaco Lucio Greco sembra attraversare una fase di “tregua”. Tanti alleati però aspettano il cambio di passo e l’appello sugli investimenti bloccati non ha convinto tutti. Parole non proprio concilianti arrivano dai banchi di Forza Italia, una delle forze politiche di riferimento dell’alleanza “arcobaleno”. Il consigliere Carlo Romano va dritto al punto. “Auguriamoci che terminino le inaugurazioni, le premiazioni, le processioni e si pensi alla città. Una città che necessita di una leadership – dice – di un tutore, di un sindaco che si assuma le proprie responsabilità senza demandare, senza spalmare ad altri le responsabilità e senza condividerle con altri. Un sindaco ha tutti gli strumenti, le leve, i bottoni, il megafono per attirare l’attenzione su Gela e le sue problematiche”. Romano, quasi in maniera inattesa, si rivolge al sindaco e non appare soddisfatto dalle mosse dell’avvocato. Allo stesso tempo, chiama a raccolta il consiglio comunale e il riferimento a quanto sta accadendo in queste settimane è altrettanto evidente.
“Lasciamo perdere deputati e sindacati, i consiglieri comunali di Gela sono disposti a tutto e con competenza possono contribuire a rafforzare la richiesta di dignità per il nostro territorio – continua – i consiglieri rappresentano la città e hanno bisogno di una leadership, non di populisti. La città ha eletto sindaco e consiglieri, senza mettere in conto deputati e sindacati. Siamo in grado di affrontare e cercare di risolvere gli atavici problemi della città. Noi siamo a disposizione”. Non fa riferimenti espliciti, ma il valzer di mobilitazioni e appelli, compresi quelli dei deputati del territorio, lo hanno spinto a uscire allo scoperto. Negli scorsi giorni, anche il deputato all’Ars di Forza Italia Michele Mancuso si è espresso a favore della mobilitazione dei sindacati, ricevendo una risposta al “veleno” dall’altra forzista Giusy Bartolozzi, che ne ha contestato la condotta politica.
Non parla Mancuso e parla il suo tutore ?!!!! Ho visto quasi tutti i consigli comunali e il dottor Romano non esiste anzi, non pervenuto