Gela. Un incendio è scoppiato all’interno di una delle aree della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore che, fino a qualche mese fa, ospitava strutture e mezzi di proprietà della cooperativa Comeco finita in liquidazione.
Le fiamme si sono sviluppate nei pressi di un container, al cui interno erano stoccati documenti contabili e amministrativi legati, appunto, alla gestione Comeco.
Dopo la messa in liquidazione della coop, l’intera area è stata assegnata ai dirigenti dell’Eurocoop, società che è subentrata alla precedente titolare. Il rogo, stando ad una prima ricostruzione, sarebbe esploso nel primo pomeriggio di giovedì per poi riprendere in nottata.
Sul posto, comunque, sono arrivati gli operatori del servizio antincendio interno allo stabilimento che hanno messo in sicurezza il perimetro. Del container è rimasto ben poco. Il teatro dell’incendio dista solo pochi metri da altri cantieri utilizzati da aziende dell’indotto. Sarebbero stati proprio alcuni operai ad accorgersi, per primi, del fumo che fuoriusciva dalla struttura.
Nonostante l’intervento, i danni maggiori si sarebbero verificati dopo alcune ore: nella nottata tra giovedì e venerdì il rogo sarebbe ripreso. Sia la struttura che la documentazione conservata sono state gravemente danneggiate. Fonti del gruppo Eni confermano il rogo esploso nell’ex area già assegnata alla cooperativa Comeco ed oggi gestita dai dirigenti del gruppo Eurocoop.
Dopo i primi interventi necessari a mettere in sicurezza l’intera zona, una denuncia è stata presentata sui tavoli del reparto territoriale dei carabinieri. Gli operatori del servizio antincendio interno alla fabbrica valuteranno, anche nei prossimi giorni, l’origine di un rogo che, in ogni caso, ha pochi precedenti per le caratteristiche che ne hanno permesso lo sviluppo.
I manager del gruppo Eurocoop, dopo essere subentrati a quelli della Comeco, hanno preso in gestione l’area: il container colpito dalle fiamme, in ogni caso, era ancora adibito alla conservazione di materiale Comeco. Negli ultimi giorni, alcuni ex lavoratori della cooperativa sono stati sentiti dalla guardia di finanza: le fiamme gialle avrebbero avviato un’indagine con al centro le ultime gestioni amministrative della Comeco. Il crack della società ha generato diverse polemiche.