Gela. Nessuno vuole sbilanciarsi ancora di più, ma il nervosismo c’è, soprattutto dopo quanto accaduto giovedì scorso in consiglio comunale, durante la discussione sulla proroga del contratto di servizio della Ghelas. I pro-Greco si portano dietro diversi brutti ricordi politici e non solo. Pare che nel tardo pomeriggio di ieri, l’assessore Grazia Robilatte abbia avuto un incontro con qualche dirigente del Pd (partito che l’ha indicata nella giunta Greco). Tra gli altri, c’era il segretario Peppe Di Cristina. Nonostante quanto filtrato nelle ore precedenti, l’assessore, almeno per ora, non sarebbe con le valigie in mano. Sicuramente, pensava ad un gioco di squadra differente e ad una maggiore protezione politica da parte del sindaco, che invece lo scorso giovedì, davanti alla necessità di approvare la proroga ed evitare tagli tra i dipendenti Ghelas, ha alzato i toni, contestando qualsiasi “strumentalizzazione”, sia da parte dei suoi sia sul fronte di opposizione. L’assessore Robilatte è sembrata stretta tra due fuochi. Da una parte, la sfuriata del sindaco; dall’altra, la durissima critica giuntale dall’opposizione. I dem, però, qualche chiarimento a Greco lo chiederanno, già nel tardo pomeriggio di oggi. Ad una settimana esatta dalla crisi della maggioranza, andata sotto durante la seduta sul caso Ghelas, Greco e i suoi si vedranno, nel tentativo di chiarirsi per l’ennesima volta. Non sarà la sede per parlare di nomine e allargamenti vari, ma prima di tutto gli “arcobaleno” chiederanno al primo cittadino di evitare nuove fughe in avanti. Niente più sfuriate pubbliche. Tenteranno di non pestarsi i piedi a vicenda. Il sindaco non appare così preoccupato. “Per me, non cambia nulla – dice – giovedì scorso i toni si sono accesi, ma non credo che i consiglieri di maggioranza avessero problemi con me. Chiedevano invece chiarimenti ai dirigenti rispetto alla proroga del contratto di servizio Ghelas portata in aula. Da un punto di vista politico e amministrativo, non ci sono problemi. Sul piano tecnico, invece, ci sono spesso vedute differenti. Questo significa avere un confronto con un consiglio che è di alto livello”.
In attesa della verifica di oggi e della segreteria dem, che si riunirà qualche ora dopo, l’avvocato non sembra mettere in conto ribaltoni. “L’assessore Robilatte? Con lei non ho alcun problema, anzi – conclude – i partiti strutturati si confrontano al loro interno e lo fanno spesso. Io non entro in queste dinamiche”.
