"Riva&Mariani", forti incertezze sul futuro nel sito locale: convocato tavolo chiesto dai sindacati
le organizzazioni sindacali e la Rsu, tra gli altri aspetti, hanno bollato “Riva&Mariani” come “azienda bluff”, che punterebbe “ad epurare i lavoratori”
Gela. La denuncia pubblica delle organizzazioni sindacali è stata dura, richiamando condotte, da parte del management dell'azienda “Riva&Mariani”, ritenute non in linea con il contratto collettivo e solo finalizzate a vessare i lavoratori del sito locale. Una vicenda che la prossima settimana sarà vagliata nel corso di un tavolo, convocato da Sincindustria, su richiesta delle segreterie di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec, con i segretari Rosario Catalano, Carmelo Tandurella e Maurizio Castania. Proprio le organizzazioni sindacali e la Rsu, tra gli altri aspetti, hanno bollato “Riva&Mariani” come “azienda bluff”, che punterebbe “ad epurare i lavoratori”, gran parte dei quali “storici” nelle attività di coibentazione che la società svolge nel contesto della bioraffineria Eni. La convocazione è stata inoltrata al management aziendale, chiamato quindi a delineare la strategia che intenderà mettere in campo per i propri dipendenti e per la programmazione, anche se secondo i sindacati sono in atto operazioni tese alla vendita della società. Non è da escludere che nel corso dell'incontro, inoltre, possano essere toccati temi come quello dei lavoratori dell'indotto rimasti senza occupazione, a partire dalla vicenda degli ex Medi group, tre dei quali, ieri, hanno iniziato un sit-in davanti ai tornelli dello stabilimento di contrada Piana del Signore.
In foto un gruppo di operai "Riva&Mariani" durante una protesta degli scorsi mesi
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