Gela. I civici di “Una Buona Idea” in questi giorni stanno dando priorità alle vicende amministrative, con la dichiarazione di dissesto in aula consiliare. Anche ieri, nel corso del dibattito, non sono mancate le richieste pervenute dai loro banchi, a partire da quella per una valutazione complessiva di eventuali responsabilità rispetto alla tappa finale del dissesto. Domani, tornano a riunirsi, in uno dei tanti faccia a faccia interni, ora sono estesi a “Civico lab” del segretario Giuseppe Favitta. Vanno comunque avanti i tentativi di aprire una strada programmatica e di prospettiva verso le urne del prossimo anno. Ormai, sono note le costanti interlocuzioni con i pentastellati del Movimento cinquestelle e con i dem. I civici però non trascurano gli sviluppi del tavolo centrista. “Una riunione allargata, parlando dei temi? Penso sia arrivato il tempo di tenerla, prima possibile – dice l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano ritornando su quanto proposto dal coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola – bisogna partire dal presupposto che un tavolo non si forma perché debba necessariamente condurre ad una conclusione favorevole, con un’intesa. Anzitutto, si mettono in comune le idee e le proposte. Poi, si valuterà. Quattro anni fa, il progetto civico, inizialmente, ricomprese tante forze ma alla fine furono poche quelle che aderirono al cammino comune che ci portò alla vittoria. Per noi, sono imprescindibili questioni come il miglioramento del sistema sanitario locale, il lavoro e le soluzioni per la crisi finanziaria. Penso che debba essere proprio Di Paola, per il ruolo istituzionale che ricopre e perché fa parte di un partito importante, a mettere insieme tutte le forze che si possano riconoscere in questo progetto. Credo sia possibile un’alleanza alternativa ma di garanzia”. I dirigenti di “Una Buona Idea”, adesso con gli innesti degli ex dem confluiti in “Civico lab”, sembrano intenzionati ad accettare la sfida di un dialogo dai confini ancora più ampi.
Di Paola non ha nascosto di aver avuto, la scorsa settimana, diverse interlocuzioni con consiglieri comunali e con pezzi del tavolo di centro. “Nel tavolo centrista – aggiunge Di Stefano – c’è molta esperienza. Ci sono esponenti e gruppi che possono assicurare una sana governabilità. Non bisogna necessariamente farsi trascinare dal nuovo. Tanti possono dare un contributo. Penso ad Italia Viva, capace secondo me di dare una direzione anche a forze che altrimenti guarderebbero verso altri contesti. Una riunione ampia si può tenere per capire se ci siano le condizioni per strutturare una coalizione che possa veramente competere. Sono tutti passaggi che vanno concretizzati”. I civici, in questi mesi, sono stati tra i più attivi nel costruire un progetto da portare alla città, condividendo le principali direttrici. L’asse Pd-M5s, fino ad ora, continua ad essere una bussola per la navigazione, ancora non facile, ma per Di Stefano le caselle possono aumentare, coinvolgendo l’area di centro e magari tentando di valutare altri risvolti, pure sulla base di scelte che verranno ufficializzate da gruppi e partiti, per ora potenzialmente orientati verso opzioni elettorali differenti.