Ritorno al passato, il Comune rilancia la produzione del cotone nella piana di Gela

Gela. Il futuro economico della città potrebbe celarsi nei cosiddetti mestieri perduti. Tra tutti il ritorno all’agricoltura e la produzione del cotone. Negli scorsi giorni, una delegazione di agricol...

12 marzo 2013 10:46
Ritorno al passato, il Comune rilancia la produzione del cotone nella piana di Gela -
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Gela. Il futuro economico della città potrebbe celarsi nei cosiddetti mestieri perduti. Tra tutti il ritorno all’agricoltura e la produzione del cotone. Negli scorsi giorni, una delegazione di agricoltori del territorio si sono recati presso l’assessorato regionale all’Agricoltura, accompagnati dal deputato all’Ars, Giuseppe Arancio, e dal sindaco Angelo Fasulo, per dare seguito alla produzione di cotone e di un particolare legume, da avviare nella piana di Gela.

“Si tratta di colture remunerative per il territorio – precisa Arancio – che abbiamo voluto sottoporre all’assessorato regionale, in compagnia di agricoltori, puntando le attenzioni sugli investimenti necessari a rilanciare il comparto agricolo.

Le dighe necessitano di interventi, come il Disueri dove andrebbe sistemata una spalla e la collocazione di 500 chilometri di condotta per irrigare i campi. Inoltre – conclude Arancio – dobbiamo introdurre la certezza della qualità tutelando i prodotti Dop”.

Sulla produzione del cotone era intervenuto l’ormai ex assessore alle Risorse agricole e alimentari, Elio D’Antrassi, sostenendo un progetto dell’impresa “Sicily srl” di Salvatore Pizzino, che ha permesso di avviare tre colture sperimentali in tutta l’isola, due delle quali in città: nelle contrade Rinazzi e Zubbia.

Lo studio, in collaborazione con le facoltà di agraria delle università di Catania e Reggio Calabria, ha permesso di individuare i semi di cotone adatti alla filiera produttiva.

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