Gela – Terminati i mesi del restauro voluto dal Rettore don Pasqualino Di Dio, la storica statua lignea del XVII sec., dopo cinquant’anni esatti, attraverserà il Golfo di Gela. Grazie alla fede e alla tradizione ereditata dai Padri Minimi, che reggevano la chiesa e l’annesso convento (oggi Orfanotrofio Regina Margherita), “U Santu Patri” protettore dei pescatori e dei marinai é ancora oggi oggetto di grande venerazione in città. Il restauro, curato dalla ditta “Antonio e Rosalia Teri” di Partanna, ha riguardato una statua insignita del Tonson d’oro, prezioso collare che la famiglia borbonica del Regno delle due Sicilie assegnava alle statue ritenute miracolose.
Domenica 4 agosto si celebrerà la “Festa della Gente di Mare” che venera San Francesco di Paola. Alle 18.30 presso il largo del Porto Rifugio di Gela verrà accolta l’antica statua restaurata di San Francesco di Paola che partirà dal porto isola.
Dopo lo svelamento, avrà inizio la processione in mare, detta “a varchiata”, accompagnata dalle imbarcazioni dei pescatori, portisti e marinai gelesi. Durante la traversata, presso il pontile sbarcatoio, saranno dedicati un momento di preghiera ed un omaggio floreale ai caduti in mare ed ai migranti morti nel Mar Mediterraneo. I fedeli potranno assistere alla processione lungo il litorale gelese. Alle ore 20.30, presso il Pontile sbarcatoio, avrà inizio la solenne Celebrazione Eucaristica nel V centenario dalla canonizzazione di San Francesco di Paola.
“Da anni la nostra città soffre terribilmente la situazione drammatica del porto – afferma don Lino di Dio, direttore diocesano dell’Apostolato del Mare e rettore della Chiesa di San Francesco di Paola. Noi gelesi, che amiamo il mare, dobbiamo essere i custodi protagonisti del nostro patrimonio artistico e ambientale; dobbiamo essere sensibili al disagio che i mariani sperimentano ogni giorno per portare il sostentamento a casa, poichè si tratta di persone costrette ad attraccare le proprie barche in altri porti, in quanto impossibilitate dall’insabbiamento o dai servizi non efficienti. La Chiesa non può che esser loro vicina. La festa della Gente di Mare, legata alla grande figura “do’ Santu Patri”, non vuole essere un riesumazione di una tradizione popolare legata al passato, ma mantenimento e custodia della propria identità, che non va persa. Tale festa vuole anche essere un momento di riflessione e di sprono di fronte al grande dono del mare e del creato, fonte di vita e di lavoro. L’attenzione di San Francesco di Paola per i nostri pescatori e marinai diventi speranza per la nostra città, la quale, per la collocazione geografica che la vede centro del Mediterraneo, può diventare, come lo è stato in passato, crocevia commerciale e turistica, ponte per l’Europa, il Nord Africa e l’Asia occidentale”