Gela. Le fasce deboli sono ancora molto lontane dall’ottenere la copertura con la vaccinazione anti-Covid. Tra i più esposti, ci sono i pazienti affetti da emoglobinopatie. Una questione che i rappresentanti dell’associazione Late “Maurizio Nicosia”, con una nota ufficiale, hanno segnalato all’assessore alla salute Ruggero Razza e al presidente della commissione salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo. Il presidente Salvatore Di Caro, nella missiva, scrive che in Sicilia si registrano ancora molti ritardi nella vaccinazione delle fasce deboli, come i pazienti talassemici. E’ stato deciso di dare precedenza ad altre categorie. “Dopo avere inviato una lettera aperta sia all’assessore Ruggero Razza che al presidente della commissione sanità regionale, sui ritardi dei vaccini alle fasce deboli, visto che si è passati dalla prima fascia alla sesta – fanno sapere dall’associazione – concordiamo con il segretario del Pd che non si devono creare assembramenti in ospedale e che i medici di base devono venire a supporto degli ospedali”.
L’associazione richiama quanto sostenuto ieri dal segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina. Allo stesso tempo, chiedono tutele per chi è già affetto da patologie. “Riteniamo necessario che i vaccini non vengano somministrati negli ambulatori dei medici di base, almeno per le fasce deboli, visto che si possono avere delle reazioni inaspettate – aggiungono – ma in locali che sia l’amministrazione che Asp adeguino ed attrezzino con un rianimatore e un’ambulanza in grado di fare fronte a qualunque situazione”.