Gela. “La situazione rischia di diventare esplosiva”. Il sindaco Lucio Greco, questa volta, si rivolge ufficialmente anche al presidente della Regione Nello Musumeci. I ritardi nell’effettuazione dei tamponi sono diventati insostenibili. C’è chi ha già concluso il periodo di quarantena, anche dopo essere rientrato dal nord Italia, ma non è stato ancora sottoposto al test. Greco, nella missiva, scrive di restrizioni della “libertà personale e di movimento” che l’Asp non può autorizzare, senza un intervento della Regione. Il sindaco richiama la nota dello scorso 30 marzo, firmata dai vertici dell’Asp, che però non dà indicazioni precise sui tempi di effettuazione dei tamponi.
Nell’ordinanza della presidenza della Regione del 20 marzo scorso, invece, si precisa che “i soggetti in isolamento sono sottoposti a tampone rinofaringeo a ridosso della conclusione del termine di quarantena”. Un contrasto evidente, tra ciò che stabilisce la Regione e quello che viene messo in pratica dall’Asp. Greco, nella missiva, chiede interventi urgenti e un calendario preciso dei test.