Gela. Troppi ritardi e pochissimi atti concreti sul fronte dei progetti per il territorio. Dietro alla stasi, secondo il coordinatore cittadino FdI Salvatore Scuvera e per i consiglieri del partito Vincenzo Casciana, Salvatore Scerra, Pierpaolo Grisanti e Ignazio Raniolo, ci sono responsabilità politiche e burocratiche, da attribuire a chi porta avanti la struttura amministrativa. “In un momento storico difficilissimo, al quale si aggiunge, come se non bastassero le altre problematiche, la nota e grave crisi finanziaria in cui versa il Comune, registriamo ancora una volta un inspiegabile attendismo della burocrazia nel dar seguito a richieste relative a programmi di investimenti nel nostro territorio. La stessa Eni, alla pari di numerosi altri privati, sarà costretta nel breve periodo a riallocare delle ingenti somme destinate ad iniziative originariamente programmate per il territorio locale in altre zone e il tutto a causa di una intollerabile ed inaccettabile inerzia di molti organi, uffici e settori della burocrazia sia comunale che regionale. All’inspiegabile silenzio su molteplici e diversi progetti di investimento – dicono i meloniani – sui quali sarà fatta nei prossimi giorni una puntuale ricognizione, si aggiungono altre iniziative che, per importanza strategica, sono da considerare vitali e prodromici a successivi investimenti come il progetto di “adeguamento Area Pozzo Gela 25” in attesa, da mesi, di essere esitato dall’Autorità di bacino e dalla competente Commissione Sic-Zps”.
Per gli esponenti di Fratelli d’Italia, il territorio arretra anche per queste mancanze. “Queste inspiegabili lungaggini non fanno altro che frustrare e pregiudicare le legittime aspettative di vedere concretizzati investimenti utili a creare servizi e posti di lavoro. Investiremo i rappresentanti dell’amministrazione comunale e i rappresentati istituzionali regionali affinché si intervenga immediatamente al fine di scongiurare il concretizzarsi di ennesime beffe a discapito della città. Chi dice o sente di essere classe dirigente dovrebbe arrossire – concludono – nel chiedere l’impegno economico dei privati per la realizzazione di feste e balletti salvo poi non consentire agli stessi, per inconcepibili pigrizie burocratiche, la realizzazione di investimenti duraturi nel tempo”. I ritardi della burocrazia, secondo i vertici locali del partito, sarebbero lo specchio di una politica che non riesce ad incidere.