"Risultati importanti per la città, con sindaco rapporto franco", Di Cristina: "Giusto allargare"

"Verifica? E' una questione che va affrontata dal sindaco e dalla segreteria del partito", dice. "La coalizione va allargata e penso che nella nostra area si rivedano esperienze come “Casa riformista" e "Controcorrente" di La Vardera", precisa

08 dicembre 2025 20:57
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Gela. Il “modello Gela”, più o meno recepito, dopo oltre un anno di governo della città, sembra una soluzione, politica e amministrativa, capace di tenere e di arrivare lì dove il sindaco Terenziano Di Stefano voleva. Il bilancio stabilmente riequilibrato, approvato la scorsa settimana, in attesa dell'ultimo vaglio ministeriale, è l'obiettivo probabilmente determinante, in cima nella lista delle priorità. L'assenso dell'aula consiliare ha dato una spinta in più alla prospettiva programmatica messa in campo dal primo cittadino e dai suoi alleati. Il campo progressista è humus di un patto politico e amministrativo che il sindaco e gli alleati non hanno mai messo in discussione. “Il bilancio approvato, nonostante enormi difficoltà, anche in termini di risorse di personale, è un risultato importantissimo – dice l'assessore del Pd Peppe Di Cristina – il sindaco ci ha messo la faccia e gli va dato merito. Abbiamo fatto un lavoro incessante. Stiamo dando alla città risultati nonostante l'assenza quasi totale di risorse finanziarie, questo non va mai dimenticato”. L'esponente dem, che nel fine settimana parteciperà all'assemblea nazionale del Pd, non vede, a oggi, veri e propri imprevisti. “Stiamo lavorando sulla base del programma che ci siamo dati – aggiunge – il rapporto tra il sindaco e il Pd è sempre stato molto franco. Non ci siamo mai nascosti e abbiamo sempre affrontato, insieme, ciò che andava messo in chiaro. Per quanto riguarda il mio assessorato, ritengo che i lavori per lo stadio “Presti” e per la struttura sportiva di Macchitella siano obiettivi che non andavano trascurati. Altrimenti, avremmo perso importanti fondi Pnrr, che sembravano ormai depennati. Riteniamo ci siano tutte le condizioni, inoltre, per avere la pista di atletica, altro progetto al quale non rinunceremo. Sono d'accordo con le linee programmatiche che il sindaco ha citato durante la presentazione del bilancio stabilmente riequilibrato, è chiaro che guardo soprattutto al piano scuole. Non mi pare che altri sindaci, in passato, abbiano dato questa centralità al tema”. Di Cristina, che tra i dem ha un ruolo non solo amministrativo, non pare voler premere se il punto da affrontare è quello di un'eventuale verifica politica interna all'alleanza del primo cittadino. “Non voglio travalicare i ruoli – precisa – è una questione che va affrontata dal sindaco e dalla segreteria del partito. Io mi occupo, come è giusto che sia, di aspetti amministrativi”. Se non entra nel merito della possibile verifica, va più in profondità circa la strategia del “modello Gela”. “Non lo dico io ma lo ha già spiegato il segretario nazionale del Pd – aggiunge – l'allargamento è necessario. Pd e Movimento cinquestelle, da soli, non possono avere tutti i numeri necessari per battere il centrodestra. La coalizione, secondo me, va allargata a tutte le forze alternative al centrodestra e penso che nella nostra area si rivedano esperienze come “Casa riformista” e La Vardera con Controcorrente. E' giusto che questi temi vengano affrontati nel partito e nella coalizione, partendo dal presupposto che le decisioni politiche spettano al sindaco”. I dem, tra gli alleati di Di Stefano, sembrano quelli più convinti della necessità di una verifica interna, a oltre un anno dalla vittoria delle amministrative. Allo stesso tempo, non pare vogliano puntare i piedi, specialmente all'indomani del varo dello strumento finanziario.

In foto Di Cristina e il sindaco Di Stefano

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