Rissa e spari al “Gb oil”, Daspo a nove coinvolti: “Divieto di accesso nei locali”

 
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Paolo Quinto Di Giacomo sparò ai licatesi

Gela. Non potranno accedere a locali pubblici ed esercizi per due anni, perché considerati “socialmente pericolosi”. Per i nove coinvolti nella rissa al “Gb oil” è stato disposto il Daspo “Willy”, con riferimento al caso del pestaggio del giovane Duarte, ucciso al culmine di una violenta aggressione. Le misure, proposte dal commissariato di polizia, condotto dal dirigente Salvatore Cicero, sono state firmate dal questore. Oltre al divieto di accesso ai locali pubblici, avranno un obbligo di firma per sei mesi. Il gip aveva revocato la custodia cautelare in carcere, decisa subito dopo la rissa, culminata poi nel tentato omicidio del licatese Michele Cavaleri, raggiunto dai colpi di pistola sparati dal trentaquattrenne Paolo Quinto Di Giacomo (attualmente detenuto). Il riesame ha respinto la richiesta di aggravamento delle misure per i coinvolti nella rissa, chiesto invece dai pm della procura. Ora, arriva il Daspo. “La misura nuova di cui ho chiesto l’emissione al questore, va nella direzione di rendere tempestivo l’intervento censorio dello Stato – dice Cicero – prima ancora che le conseguenze penali vengano sancite dagli apparati giurisdizionali. Vi ricorreremo sempre più spesso a difesa della sicurezza dei cittadini onesti”. Il divieto vale per i locali e gli esercizi di tutta la provincia di Caltanissetta. L’unica non raggiunta dalla misura è la sorella di Di Giacomo, che avrebbe tentato di fermare sul nascere la rissa.

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