Risme di fatture inesistenti, ecco i nomi degli imprenditori e delle imprese

 
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Gela. Aziende cartiere che ricevevano fatture per operazioni fiscali prima di sparire nel nulla. Un giro di affari milionario con gravi ripercussioni per l’erario. L’operazione, ribattezzata “Stack of paper”, avviata dalla Procura e dal comando della Guardia di Finanza ha permesso di eseguire 11 verifiche fiscali e convalidare cinque arresti.

Tre in carcere hanno raggiunto Emanuele Gauci e Pietro Caruso, e due ai domiciliari: Fabio Paolo Fasulo e Roberto Li Calzi. Le indagini hanno permesso agli inquirenti di accertare oltre 7 milioni di euro di Fatturazioni per operazioni inesistenti (Foi), omissioni del versamento dell’iva per oltre 3 milioni di euro, indebite compensazioni per oltre 2 milioni di euro, occultamento e distruzione dei registri contabili e creazione di falsi verbali di assemblea.Sono state rivenute risme di fatture per lavori che le stesse aziende intestatarie non avrebbero potuto eseguire. In alcuni casi, le imprese di metalmeccanica fatturavano lavori per centri di benessere, in altri i titolari delle imprese non avrebbero saputo ne giustificare ne tantomeno mostrare il materiale acquistato.

Attorno alla Metal impianti srl ruotavano altre dieci imprese.

Tre facenti capo a Pietro Caruso (Metal sud srl, Ital Saldo srl e Ditta tecno montaggi), due a Emanuele Gauci (G.E. costruzioni srl e Ditta metal impianti). 

Secondo il Procuratore Lucia Lotti le imprese coinvolte nell’operazione “Risma di carta” sono state create per evadere il fisco e avevano una loro mente pensante. “Dalle indagini è emersa una vera e propria strategia orientata – spiega il procuratore – dove i singoli episodi diventano abitudini. Delle vere e proprie metodiche tra diversi componenti che emettevano fatture false e fittizie compensazioni determinando uno squilibrio anche tra le aziende sane del territorio. E’, comunque, un fenomeno che investe la nazione trasversalmente – conclude – non solo questa realtà”.

“E’ un’operazione importante – assicura Lello Pisani, tenente colonnello comandante del nucleo di polizia tributaria di Caltanissetta – sia per il numero degli imprenditori coinvolti che per avere riscontrato i numerosi vantaggi fiscali ottenuti dalla Metal Impianti. Numerosi sono state numerose le imprese cartiere accertate, costituite per emettere fatturazioni per operazioni inesistenti. Quindi, non versare le imposte dovute all’erario e consentire alle società di appoggio di abbattere i costi. Spesso la società cartiera riusciva a beneficiare di anticipi sull’importo fatturato”.

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