Gela. I lavoratori regionali sono in stato di agitazione. Da domani potrebbero incrociare le braccia i dipendenti dell’ufficio del lavoro, museo, camera di commercio, forestali e altri enti regionali.
Lamentano il mancato rinnovo dei contratti e la retrocessione di categoria. In città, sono oltre 150 i lavoratori regionali che oggi si daranno appuntamento nei locali del museo archeologico per partecipare all’assemblea sindacale indetta dal sindacato Cobas-Codir rappresentato da Dario Matranga e Marcello Minio, Salvatore Rignone e Antonino Di Maria (componente segreteria provinciale).
“L’Aran (Agenzia regionale negoziale) vorrebbe retrocedere il personale eliminando di fatto la fascia D – dice Di Maria –. Una soluzione contestata dal Cobas anche a livello regionale che propone il mantenimento delle fasce A, B e C ed il legittimo riconoscimento del rincaro del costo della vita. I contratti economici sono scaduti dal 2008 mentre quelli giuridici, addirittura dal 2006”.