Gela. La cattedrale si rifà il look e rischia di perdere parte dei tesori nascosti nei meandri delle sue fondamenta ancora inesplorate. All’interno dei cassoni di recupero d’inerti, recuperati con l’intervento di manutenzione straordinaria della chiesa Madre, sembrano essere finiti resti umani e cocci di vasellame.
Sarebbero emersi dal primo strato di terra, appena sotto il pavimento già completamente eliminato.
Secondo alcuni passanti, tra curiosi e studiosi di archeologia, tra gli inerti riversati nel cassonetto adagiato in via Matrice, all’ingresso del cantiere di lavoro, erano ben visibili anche alcuni teschi ancora intatti e ossa varie. Il cassonetto notato da alcuni studiosi è stato svuotato in poche ore, ma dal materiale recuperato dagli operai all’interno della chiesa Madre sono emersi altri resti umani, finiti inesorabilmente tra il materiale da smaltire.
All’interno della cattedrale Maria Santissima assunta in cielo i lavori proseguono senza interruzione. Secondo i bene informati quei resti umani andrebbero ispezionati da un punto di vista archeologico per non correre il rischio di cancellare tracce importanti della storia della città. I lavori di manutenzione straordinaria della chiesa Madre proseguono senza interruzione, rispettando i termini di consegna.
Sono stati finanziati dalla regione con un importo complessivo di euro 686.140.
L’importo dei lavori, eseguiti dalla società cooperativa Edilservice di Patti, ammonta a euro 500.849,90. Intanto anche la chiesa del Carmine è interessata da un restauro grazie ad un finanziamento di 260 mila euro, di cui 90 mila sono stati messi a disposizione dell’ amministrazione comunale.