Gela. Uno dei due rimorchiatori della Eureco non ha i requisiti per operare al porto isola. La Raffineria ha immediatamente deciso di rallentare l’unica linea di produzione attiva all’interno del petrolchimico. La decisione si è rivelata indispensabile perchè i serbatoi di stoccaggio sono pieni ormai dal 20 dicembre.
L’attività di rifornimento al porto isola, ferma ormai da una settimana, rischia di avere serie ripercussioni sulla produzione. Il tentativo di rimpiazzare i mezzi della Società siciliana salvataggi, che a fine anno ha abbandonato il servizio di rimorchiatori al porto isola per salvarsi da uno stato di crisi con perdite in bilancio di 2 milioni e 800mila euro, non è andato a buon fine.
Gli uomini della capitaneria hanno giudicato non idonea una delle imbarcazioni messe a disposizione dall’impresa Eureco, annullando il provvedimento di riapertura del porto prevista per ieri.
Sarebbero state riscontrate difficoltà durante la fase di valutazione dei uno dei mezzi di rimorchio messi a disposizione.
Pare le contestazioni riguarderebbero in particolare la documentazione prodotta dalla Eureco che non avrebbe tutti i requisiti richiesti.
La decisione ha avuto immediate ripercussioni sull’attività della Raffineria. I vertici del colosso energetico Eni sono stati costretti a correre ai ripari, annunciando con una missiva la decisione di ridurre il carico di produzione.
Intanto, non si placa la protesta dei 36 lavoratori.
La società Siciliana Salvataggi ha avviato la procedura di licenziamento collettivo. La vicenda approderà lunedì prossimo (7 gennaio) sul tavolo della prefettura di Caltanissetta.
