Gela. Gli atti richiesti non sono stati ancora trasmessi. La commissione consiliare bilancio, tra le altre verifiche in atto, continua a monitorare le spese e i rimborsi che riguardano il periodo commissariale, quello precedente all’insediamento del sindaco Lucio Greco. Una scelta maturata dopo il caso che negli scorsi mesi ha toccato il colonnello Rosario Arena. Il commissario, che ha retto le sorti di Palazzo di Città subito dopo la sfiducia all’ex sindaco Domenico Messinese, è stato sottoposto ad accertamenti legati all’incarico svolto a Partinico, Comune in provincia di Palermo. Si è ipotizzato che potesse aver violato le norme in materia di rimborsi e indennità. Dopo che il caso è montato mediaticamente, sono partiti gli accertamenti e la commissione bilancio ha chiesto di acquisire tutti gli atti del periodo di gestione commissariale. “Non sono stati ancora trasmessi – dice il presidente Valeria Caci – abbiamo già predisposto la convocazione dei dirigenti dei settori interessati. Vogliamo effettuare le giuste verifiche”. Arena, rispetto alla vicenda di Partinico, ha parlato di un attacco politico, sferrato da consiglieri comunali a loro volta al centro di verifiche, da lui stesso autorizzate. I legali che lo hanno assistito, gli avvocati Gianfranco Fidone, Rosario Giommarresi e Salvatore Brighina, escludono qualsiasi anomalia. Ci sarebbe stato un “travisamento dei fatti”.
“Anziché considerare il commissario straordinario come un funzionario onorario, inquadrato dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’interno – ha spiegato Fidone lo scorso febbraio – o al più come un amministratore locale, la commissione di Partinico ha ritenuto di applicare una disciplina in toto inapplicabile che è quella relativa ai dipendenti regionali”. Arena ha anche fatto riferimento a procedimenti amministrativi che gli hanno dato ragione. In Comune, però, la commissione vuole avere i necessari riscontri e verificare la gestione delle indennità e dei rimborsi attribuiti al commissario durante la permanenza a Palazzo di Città.
I legali (avv. Fidone ex amministratore di GHELAS e avv. Brighina a sua volta nominato consulente della GHELAS dallo stesso amministratore) comunque gleli abbiamo pagati noi.