Rimasti senza lavoro, vertenza ex Trainito in prefettura: Cosca, “ruolo sociale anche del Comune”

 
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Ancora nessuna soluzione in vista per gli ex Trainito

Gela. Non si intravvedono soluzioni immediate per gli ex lavoratori della Trainito Costruzioni, rimasti senza occupazione dopo la decisione dell’azienda di bloccare le attività nell’indotto Enimed. Da giorni, gli operai organizzano sit-in davanti agli ingressi dei siti Enimed, sostenuti dalle segreterie provinciali di Fillea e Filca. Dalla prefettura di Caltanissetta, dopo una richiesta ufficiale, è arrivata la convocazione per il prossimo 14 novembre. Fino ad oggi, solo tre i dipendenti ex Trainito hanno avuto la possibilità di rientrare nell’indotto di Enimed. Per gli altri, prevale solo il silenzio. “Manifestano e potrebbero anche rischiare una denuncia penale solo perché reclamano il diritto al lavoro”, dice il segretario provinciale della Fillea Cgil Francesco Cosca. “Sono colpevoli di essere stati scavalcati da altri lavoratori, che arrivano da altri territori – prosegue – nonostante facciano parte di un’area di crisi complessa”. Il sindacato rilancia il ruolo sociale che dovrebbe essere esercitato da Eni. “Una cosa si vuole ricordare alla committente Enimed – continua – lo deve al territorio e ai lavoratori e si chiama ruolo sociale. Per questo motivo, abbiamo sollecitato l’incontro in prefettura dove per restare in tema di ruolo sociale chiediamo che anche il Comune di Gela partecipi. In un territorio dove chi parte non torna più, ognuno di noi ha una responsabilità per il ruolo che ricopre. Non ci sono legge o contratti che tengono se non il buon senso che ognuno dovrebbe avere per evitare situazioni di povertà assoluta. Si chiama coscienza e chi ce l’ha non la usa a metà, quella o ce l’hai sempre oppure non puoi averla in base a chi ti sta più vicino”.

Già all’inizio della loro protesta, gli operai edili ex Trainito hanno annunciato che proseguiranno ad oltranza, fino a quando non arriveranno indicazioni certe sul loro futuro occupazionale. Molti, ormai da anni, operano nell’indotto Eni.

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