Gela. Senza vere certezze su ciò che accadrà a fine mese, con l’imminente scadenza della proroga concessa a Tekra per il servizio rifiuti, la situazione generale rischia di sfuggire di mano. L’avvio del nuovo servizio in house, senza un contratto attuativo e con procedure di assunzione attualmente in corso, è da escludere. Palazzo di Città potrebbe ripiegare su un nuova proroga, in attesa di definire il contratto con Impianti Srr. I lavoratori non riescono ad avere riscontri precisi. Le organizzazioni sindacali, attraverso i segretari provinciali di Usb, Fit-Cisl e Filas, hanno scritto al prefetto, al sindaco Greco, a Srr4, Impianti Srr e a Tekra. Le tre sigle dichiarano lo stato di agitazione. Una richiesta di incontro, per cercare di pianificare tutte le fasi fino all’avvio del nuovo servizio in house, era stata inoltrata dai sindacati ad inizio gennaio. Da allora, non ci sono state risposte. Il sindaco Lucio Greco vuole segnali da Impianti Srr per l’avvio del nuovo servizio entro “tempi certi” ma la società in house non farà partire alcuna iniziativa se prima non ci sarà la garanzia del contratto. Una paralisi che i lavoratori e i segretari Luca Faraci, Mario Stagno e Carmelo Giallombardo, considerano controproducente. Lo scorso anno, era stato raggiunto un accordo per il servizio in città, che oltre a prevedere una procedura di evidenza pubblica per le assunzioni escludeva qualsiasi alternativa ai contratti a tempo indeterminato. I sindacati non accetteranno assunzioni attraverso agenzie interinali.
Spingono sulla “tutela dei livelli occupazionali attualmente presenti secondo le disposizioni di legge”. Come indicato nella missiva appena inoltrata, le tre sigle sindacali non escludono neppure lo sciopero, qualora non si arrivasse ad un’intesa complessiva sul servizio in house.