Gela. Sul servizio rifiuti continuano a concentrarsi tante incertezze e il gruppo locale del Pd, attraverso il segretario cittadino Guido Siragusa, non ha mancato di farlo notare, sottolineando le troppe titubanze dell’amministrazione comunale e del sindaco. Il servizio è ancora in bilico tra gestione in house e un eventuale Aro, sul quale dovrà esprimersi la Regione. Il passo più immediato sarà quello di una nuova proroga a Tekra, visto che l’ultima era in scadenza a fine mese. L’assessore Cristian Malluzzo, che nel rilancio amministrativo ha ottenuto la delega anche ai rifiuti, respinge l’attacco dem e spiega invece che l’amministrazione comunale sta tentando di arrivare a soluzioni concrete. Malluzzo, assessore in quota Italia Viva, sta con la linea del sindaco e non trascura le decisioni che furono prese dal Pd. “Il segretario dei dem – dice l’assessore – ha dichiarato che non siamo nella posizione di parlare perché non abbiamo ancora fatto quanto promesso, ossia cacciare via Tekra. La prima cosa che mi preme evidenziare è che stiamo facendo il possibile con ciò che abbiamo trovato e con i mezzi a nostra disposizione, per garantire il servizio migliore per la città. Il segretario del Pd, probabilmente, non ricorda che per affidare la raccolta dei rifiuti abbiamo indetto tre gare pubbliche e avviato due procedure negoziate, ma all’epoca andava tutto bene perchè in giunta c’era il loro assessore di riferimento che deteneva la delega all’ambiente. Dopo che ha rassegnato le dimissioni, a loro dire, tutto è cambiato e non siamo più riusciti a fare nulla per il bene della città. Una tempistica che appare quantomeno singolare”. Malluzzo si riferisce al ruolo che il Pd ha inizialmente giocato nella giunta del sindaco Greco, con l’ex assessore Grazia Robilatte. L’assessore renziano, invece, difende l’operato dell’amministrazione, escludendo incoerenze.
“Secondo Siragusa, il sindaco prima era a favore del servizio in house e poi è andato alla Regione a chiedere l’attivazione di un Aro. Gli sfugge che prima di fare qualunque passaggio abbiamo valutato tutte le opzioni, tutti i pro e i contro, e ci siamo voluti documentare bene per capire quali potessero essere le conseguenze per il Comune nel caso si fosse passati alla gestione in house. Abbiamo ritenuto opportuno tenere un’importante riunione in consiglio comunale, alla presenza dell’allora segretario generale, e in quell’occasione è emerso che le assunzioni per la gestione in house avrebbero potuto incidere in maniera determinante sull’ente. Per questo – continua – abbiamo rivisto la nostra posizione, sebbene all’inizio non avessimo cassato l’idea. Ancora una volta, dunque, il Pd dice inesattezze e cerca di confondere l’opinione pubblica. Ne viene fuori un’informazione fuorviante che, di certo, non fa onore alla verità”. Anche le parole di Malluzzo, così come quelle del sindaco Greco, vanno a consolidare una linea amministrativa, quella della giunta, che anche sul tema dei rifiuti non trova più alcuna convergenza con i dem e sembra invece confermare un certo rapporto politico tra il primo cittadino e gli alleati di Italia Viva.