Gela. Dietro alla nuova governance dei rifiuti ci sono, come era più che evidente, interessi politici che pesano e addirittura rompono il fronte dei sindaci. L’avvocato Lucio Greco accusa direttamente il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti e quello di Riesi Salvatore Chiantia. Entrambi appoggiano la nomina del commercialista Salvatore Sauna alla guida dell’Ato Cl2 in liquidazione. E’ il candidato alternativo a quello proposto da Greco, l’attuale commissario dell’Ipab “Aldisio” Giuseppe Lucisano. “La scelta da parte del sindaco di Riesi di proporre come commissario liquidatore dell’Ato rifiuti il gelese Salvatore Sauna mi meraviglia non poco. Da un sindaco di Riesi, che avrà messo piede a Gela sì e no due o tre volte – dice – mi sarei aspettato, per una carica così importante e delicata, quantomeno di essere preventivamente consultato. Aver preferito, invece, annunciare a sorpresa e inaspettatamente il nome del professionista gelese mi fa pensare ad un piano ben studiato e minuziosamente orchestrato, al fine di garantire un certo potere e dei vantaggi a favore di qualche gruppo o area politica. Trovo anche strano che il sindaco di Niscemi abbia condiviso le posizioni del suo collega di Riesi”. Sauna, nel corso della campagna elettorale dello scorso anno, si schierò apertamente con Greco e venne proposto come consulente a titolo gratuito. Ad un anno di distanza, il sindaco lo considera collocato in un piano politico, teso ad isolarlo. Greco attacca Conti e critica aspramente la gestione dell’avvocato Giuseppe Panebianco (che a guida dell’Ato ha avviato azioni giudiziarie contro il Comune per oltre sedici milioni di euro). “Sotto certi aspetti è persino inquietante, perché cercare di impedire al Comune capofila di indicare, dopo la disastrosa esperienza di Panebianco, un professionista del calibro di Lucisano appare come un tentativo di delegittimare il ruolo centrale e ineludibile del sindaco della città più grossa della provincia. Inoltre, con la scelta del professionista gelese si entra in dinamiche tese ad intorbidire ed inquinare rapporti civici ed istituzionali di cui la mia città sente, invece, un gran bisogno. Voglio ricordare – continua – poi ai miei due interlocutori che tocca al sindaco di Gela assumersi la responsabilità della gestione in un ambito che, negli anni, è stato al centro di vicende discutibili sotto molti punti di vista. Tocca al sindaco di Gela, il solo a conoscere le dinamiche della propria città, avanzare delle proposte e dare delle direttive che tengano conto di tutti gli aspetti legali in grado di superare vecchi schemi e sorpassate logiche politiche”. Greco sembra volere carta bianca sulla gestione dell’Ato e rompe il fronte dei sindaci, che fino a qualche tempo fa sembravano vicini alle sue posizioni.
“Non vorrei che dietro tale scelta ci fossero dei politici di Gela che hanno a cuore i propri interessi e non quelli della città. Sinceramente, quella del sindaco di Riesi – conclude – è una mossa che non mi aspettavo e che molto mi amareggia, così come mi amareggia il silenzio del dr. Sauna che non può prestare il fianco al tentativo di mettere in difficoltà il Sindaco della sua città, impedendogli, di fatto, di agire per il bene della comunità che rappresenta. Nessuno deve, infatti, dimenticare che quello dei rifiuti è un tema molto, troppo delicato per essere affrontato e gestito con espedienti, furbate e finalità non sempre molto chiare e ben definite. Le lezioni del passato, in fondo, a qualcosa dovrebbero servire”. Sui rifiuti, in attesa del voto della prossima settimana in assemblea Ato, la politica si spacca alla ricerca di un pieno controllo del settore.