Rifiuti, governance sotto osservazione: rimane l'ipotesi del ricorso, chiesti atti
Il ciclo dei rifiuti e la governance, ormai da mesi, sono chiaramente temi di approfondimento a Palazzo di Città
Gela. Come abbiamo riferito ieri, il dipartimento regionale acqua e rifiuti ha dato riscontro favorevole ai dubbi contabili sollevati dall'amministrazione comunale in merito ai costi del servizio rifiuti. Sia sull'addizionale per la raccolta differenziata sia sul tributo speciale per i conferimenti, è emerso che a oggi il Comune ha versato somme che non avrebbe dovuto pagare a Impianti Srr, società della Srr4 che gestisce la piattaforma di Timpazzo e il servizio di raccolta. Il sindaco Terenziano Di Stefano, presente al tavolo regionale, da lui direttamente sostenuto, avvierà una serie di richieste per avere la restituzione delle somme non dovute dal municipio. Di certo, sono valutazioni, quelle risultate dall'incontro palermitano, che possono incidere nel rapporto economico tra i Comuni dell'ambito e Impianti Srr. Più in generale, il ciclo dei rifiuti e la governance, ormai da mesi, sono chiaramente temi di approfondimento a Palazzo di Città. L'amministrazione comunale ha avanzato una serie di proposte ritenute migliorative per il contratto che lega l'ente alla società in house della Srr. Una finalizzazione non c'è ancora stata. Di Stefano e la sua amministrazione, come abbiamo riferito, non hanno certamente concordato sul modus utilizzato dal cda della Srr4, che mesi addietro ha confermato per un altro triennio l'amministratore di Impianti, l'ingegnere Giovanna Picone. Una decisione che si è fatta sentire, anche in una certa visione politica. Picone ha la piena fiducia del cda, retto dal sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri, sulla scorta delle evoluzioni tecniche già attuate e in essere nella piattaforma di Timpazzo, in attesa del progetto di ampliamento, previsto nei finanziamenti regionali. L'amministrazione comunale avrebbe preferito un confronto in assemblea (ritenendo che la procedura lo preveda), con tutti i sindaci. Un punto che potrebbe portare a un ricorso giudiziario. Di Stefano ha formalizzato, intanto, una richiesta di accesso agli atti, per avere il provvedimento di nomina di Picone.
In foto l'ingegnere Picone e il sindaco Bancheri
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