Gela. Stazione ferroviaria sempre più nel degrado. La struttura e l’area circostante dovrebbero essere il biglietto da visita della città per quei pochi viaggiatori che ogni giorno frequentano la stazione e soprattutto per quei turisti che si vorrebbero portare in città. Ma facendo un giro nella zona attorno alla struttura ferroviaria si può solo raccontare una storia che sa di tristezza, degrado e abbandono. Tra i viali che circondano la stazione i cumuli di rifiuti la fanno ormai da padrone, le sterpaglie ricoprono gran parte delle aiuole ed alcune aree sono state date alle fiamme, con i fumi della spazzatura che hanno invaso il quartiere. Situazione critica anche in quella che avrebbe dovuto essere piazza “Emanuela Setti Carraro”, una villetta dedicata alla compagna di Carlo Alberto Dalla Chiesa, uccisa insieme a lui dalla mafia, che oggi tutto sembra fuorché una piazza pubblica.
Da mesi l’area versa in uno stato di degrado irreversibile, con cumuli di rifiuti la ricoprono integralmente. E quel che resta della piazzetta della stazione si è pian piano trasformato nel simbolo del degrado dell’intera zona. Pochi metri più in là i resti di quello che era un mini accampamento di senza tetto.
Una situazione di degrado e di insicurezza che i residenti denunciano da tempo.
I residenti lamentano pure la carenza di sicurezza di una delle rotatorie del quartiere, installata in maniera provvisoria e che oggi si è trasformata in un ulteriore pericolo per automobilisti e centauri. Controlli ed interventi di pulizia è solo questa la richiesta che gli abitanti del quartiere fanno all’amministrazione dopo mesi di richieste inevase. Nel frattempo resta il degrado e l’insicurezza. A mezzo chilometro c’è il centro storico, con il palazzo delle istituzioni, il corso ed il passeggio. Ma quello è un altro mondo. Quella della stazione centrale sembra un’altra città, lontana anni luce.