Rifiuti, accordo lontano per le “cinque terre”: “Impianti” presenterà una nuova proposta

 
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Gela. L’accordo non c’è, per il servizio rifiuti nei Comuni delle “cinque terre” (Butera, Riesi, Sommatino, Delia e Mazzarino). L’incontro fissato per oggi, con sindacati e vertici di Srr4 e “Impianti Srr” (la società che ha ottenuto la gestione del servizio in tutti i Comuni dell’ambito), si è concluso con un sostanziale nulla di fatto. L’amministratore della “Impianti”, l’ingegnere Giovanna Picone, supportata dal consulente dell’azienda, si è impegnata a presentare una nuova proposta. “Sarà nella logica sempre della tutela dei lavoratori, della garanzia della continuità del servizio, ma nel rispetto della legittimità delle procedure”, dice. Al tavolo, hanno preso parte il segretario confederale della Cgil Rosanna Moncada, quello provinciale dell’Ugl igiene ambientale Orazio Caiola e il rappresentante dello Snalv-Confsal Salvatore Lo Giudice. Avevano invece già preannunciato la loro indisponibilità i rappresentanti di Usb, Filas, Uil trasporti e Fit-Cisl, decisamente scettici sul metodo adottato da Srr e “Impianti”. I sindacati, comunque, rimangono fermi sulla necessità che il passaggio da Tekra alla “Impianti Srr” avvenga con contratti a tempo indeterminato e rispettando l’anzianità di servizio già acquisita. I rappresentanti che hanno risposto alla convocazione, diramata da “Impianti Srr”, sono del tutto contrari a soluzioni alternative, che passino anche dalle agenzie interinali. “Non accetteremo la macelleria sociale – dice il segretario Cgil Moncada – non capiamo tutta questa frenesia, visto che il servizio nei Comuni delle “cinque terre” sembra destinato a partire entro l’1 gennaio. Per noi, allo stato, non ci sono le condizioni. La società ha avuto molto tempo per valutare e ora non può pretendere di far pesare, sulle spalle dei lavoratori, la fretta di partire. Il consulente ha parlato di un’internalizzazione del servizio e siamo convinti che il passaggio di cantiere si possa fare, con la clausola di salvaguardia”. L’Ugl igiene ambientale, ieri, aveva già preannunciato lo stato di agitazione dei lavoratori che operano nei Comuni delle “cinque terre”, che tra le altre cose hanno già ricevuto l’avvio di licenziamento da Tekra. “Rimaniamo sulla nostra linea – dice Caiola – non accetteremo soluzioni che vadano a danno dei diritti acquisiti dai lavoratori. Soluzioni che prevedano rapporti di lavoro precari o che passino da agenzie interinali, sono da escludere”. La “Impianti Srr” è una società in house e come tale deve rispettare procedure, che non sono proprie, invece, di aziende private, che fino ad oggi hanno gestito il servizio nei Comuni dell’ambito.

Per ora, la questione non tocca direttamente Gela, perché l’amministrazione comunale vorrebbe attivare una procedura di gara autonoma e intanto ha disposto la proroga del servizio, con Tekra, fino al prossimo marzo, in attesa di arrivare ad un punto fermo. Per i Comuni delle “cinque terre”, invece, almeno sulla carta le attività del nuovo servizio dovrebbero partire entro l’1 gennaio. Le parti sono decisamente distanti e diverse sigle sindacali chiedono a gran voce un intervento della prefettura. Senza soluzioni di garanzia per gli operai della raccolta rifiuti, i sindacati non escludono lo sciopero. I vertici di “Impianti” proporranno, a breve, nuove ipotesi di accordo.

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