Riesumata la salma di Mariangela Trainiti, autopsia per fare luce sul decesso

Gela. La salma di Mariangela Trainiti, l’ex catechista di 40 anni, deceduta lo scorso settembre mentre era ricoverata presso l’ospedale di Pedara, è stata riesumata. Ieri mattina, all’obitorio di Fare...

A cura di Luca Maganuco
07 dicembre 2012 11:00
Riesumata la salma di Mariangela Trainiti, autopsia per fare luce sul decesso -
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Gela. La salma di Mariangela Trainiti, l’ex catechista di 40 anni, deceduta lo scorso settembre mentre era ricoverata presso l’ospedale di Pedara, è stata riesumata. Ieri mattina, all’obitorio di Farello, il medico legale che opera per la magistratura di Catania, Giuseppe Ragazzi, ha eseguito l’autopsia al corpo privo di vita della donna.

A chiedere l’esame autoptico sono stati i familiari di Mariangela Trainiti, per cancellare ogni sospetto su eventuali responsabilità dei medici dell’ospedale di Pedara.

Non trapelano indiscrezioni sui primi accertamenti dell’esame effettuato ieri da Giuseppe Ragazzi, chirurgo e responsabile di medicina legale, che entro un mese chiarirà ogni sospetto anche su un presunto caso di malasanità nel catanese.

Presso l’obitorio del cimitero Farello si sono recati i familiari più stretti alla vittima con in prima fila, il vedovo della sfortunata donna, Maurizio D’Aparo. Volti scuri e bocche cucite per il momento.

Tutti sconvolti per la prematura e ancora inspiegabile dipartita della quarantenne. Secondo le prime indiscrezioni il referto medico aveva attribuito le cause del decesso a problemi al cuore che lentamente ha cessato di battere. L’autopsia al cadavere è durata circa un’ora, dalle 17 alle 18. Il corpo di Angela Trainiti è stato ricollocato nella bara prima di trovare la sepoltura, probabilmente definitiva.

La donna, era madre di tre figli, due femmine di 16 e 14 anni, e un maschietto di 12. In vita aveva avuto modo di farsi apprezzare per le sue doti umane e il sorriso. Era stata vicina alla comunità religiosa dei frati del convento di Sant’Agostino che, anche dopo i suoi funerali, avevano deciso di ricordarla con una funzione religiosa.

Presso i frati agostiniani aveva seguito un percorso catecumenale prima di allontanarsi a causa dell’avanzare della sua malattia che l’aveva costretta al ricovero ospedaliero sfociato con l’improvviso e prematuro decesso.

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