Gela. Quello di fine anno è tradizionalmente il periodo di chiusura dei conti in un municipio attualmente gravato dal dissesto finanziario e in attesa del voto dell’Ars che potrebbe dare il via libera allo “sblocca royalties”, essenziale per chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato e accelerare per risolvere l’emergenza finanziaria. Tra i capitoli ai quali si è messo mano, con coperture già previste, c’è sicuramente quello per la retribuzione di posizione e di risultato del personale dirigenziale, a Palazzo di Città. Da tempo, anche gli uffici dei dirigenti sono sguarniti e il bilancio stabilmente riequilibrato, se approvato, consentirà l’avvio di una procedura di assunzione. Abbiamo riferito che il 2025 sarà un anno di pensionamenti in Comune e il rischio forte è di non avere il necessario turn over, con una pianta organica ormai ai minimi. L’ufficio economico del personale ha comunque autorizzato l’impegno di somme per oltre 226 mila euro, proprio destinate, “al lordo di oneri e Irap”, alla retribuzione di posizione e di risultato del personale con qualifica dirigenziale. Fanno parte del “fondo parte stabile” per l’anno 2024. Come indica il provvedimento, è già stata liquidata l’indennità di posizione per i mesi da gennaio e fino a novembre, per un importo che supera i 100 mila euro. L’ammontare complessivo, va oltre i 300 mila euro.
Lo stesso ufficio economico ha dovuto prendere atto dell’autorizzazione per il contributo destinato all’aumento delle indennità del sindaco, degli assessori e della presidenza del consiglio comunale. Si attinge da stanziamenti regionali previsti esclusivamente per questa finalità. Sono aumenti che valgono per il periodo da luglio e fino a dicembre di quest’anno. In totale, sono state impegnate somme per poco più di 67 mila euro. Intorno agli aumenti delle indennità degli amministratori a Palazzo di Città, di recente non sono mancate le polemiche. Il sindaco Di Stefano ha fatto notare che il contributo può essere usato solo per le indennità e non per altre destinazioni amministrative. Ha sottolineato che si tratta di aumenti comunque attivi solo fino a dicembre. I critici hanno insistito sul fatto che in una fase di dissesto e con un bilancio ancora da chiudere, gli amministratori avrebbero potuto evitare di attingere al fondo per le loro indennità. L’aumento è già stato attivato da molte amministrazioni comunali, sull’isola, e rientra in precisi parametri percentuali.