"Rete ospedaliera frutto degli interessi del trio Schifani, Cuffaro e Sammartino", Di Paola: "Laboratorio Gela ora deve consolidarsi"

I contatti con Di Stefano sono frequenti e del resto il feeling strategico tra il primo cittadino e Di Paola non è certo una notizia dell'ultima ora. Si è consolidato nel tempo, rafforzato dal successo del “modello Gela” alle amministrative di un anno fa

A cura di Rosario Cauchi
04 agosto 2025 16:40
"Rete ospedaliera frutto degli interessi del trio Schifani, Cuffaro e Sammartino", Di Paola: "Laboratorio Gela ora deve consolidarsi" -
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Gela.  “La rete ospedaliera? E' stata definita solo sulla base di interessi politici”. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, mentre in settimana riprenderà la discussione in commissione sanità, boccia del tutto la proposta del governo Schifani, che tra le altre cose riduce posti letto per l'ospedale “Vittorio Emanuele”, reduce nel recente passato da altre decurtazioni. “Mi pare evidente che il governo regionale sia del tutto debole davanti alle richieste di quello nazionale – sottolinea Di Paola – da Roma, hanno chiesto alla Sicilia di risparmiare sulle spese sanitarie e il governo Schifani ha risposto con il taglio di un totale di 365 posti letto. Però, nelle aree che politicamente risentono di una forte presenza dei riferimenti del trio Schifani, Cuffaro e Sammartino, non ci sono riduzioni. Si taglia solo in quelle zone dell'isola nelle quali quel trio non ha grandi interessi politici. Ci sono troppe anomalie in questa rete ospedaliera predisposta dall'assessore Faraoni, che è un burocrate vicino alla Lega. Non ci sono riferimenti precisi né alle unità complesse né a quelle semplici. Inoltre, manca un richiamo specifico ai posti letto della sanità privata convenzionata. Io ritengo che si debba avere un quadro certo dei numeri dei privati e applicare una riduzione eventualmente proprio per le strutture private, salvaguardando la sanità pubblica, che si trova sotto attacco. Spero che tutto venga rinviato a settembre. Non ci sono le condizioni per votare questa rete ospedaliera, che danneggia Gela e tanti altri centri dell'isola. Se questo piano venisse confermato, farebbe bene il sindaco a rivolgersi alla giustizia amministrativa”. Il vicepresidente Ars continuerà a seguire l'evolversi della vicenda legata alla rete ospedaliera e si sofferma su quanto accade in città, pure su altri versanti. “A me – continua – pare che in città i segnali di risveglio ci siano tutti. Culturali, anzitutto, basti considerare l'apertura della necropoli di via Di Bartolo. Poi, ci sono tanti eventi che attirano l'interesse dei cittadini e di chi arriva appositamente da altre zone. Il contributo per gli eventi? Certo che lo rifarei. Per me, va concesso a tutti quei Comuni che si trovano in difficoltà finanziarie e non possono assicurare iniziative alle rispettive comunità. E' il caso di Gela così come di altri Comuni dell'isola. Altra cosa, invece, è la gestione che Fratelli d'Italia ha condotto per l'assessorato al turismo, tanto da far emergere presunte ipotesi corruttive. I contributi, sulla base delle norme in materia, vanno concessi ai Comuni, senza guardare all'appartenenza politica dei sindaci”. I contatti con Di Stefano sono frequenti e del resto il feeling strategico tra il primo cittadino e Di Paola non è certo una notizia dell'ultima ora. Si è consolidato nel tempo, rafforzato dal successo del “modello Gela” alle amministrative di un anno fa. “Ci sentiamo spesso e quando ci sono necessità precise per il territorio – conclude il parlamentare Ars – un anno fa, Gela è stata laboratorio politico. Ora, questo laboratorio si deve consolidare e penso che da settembre inizierà una fase molto importante. Io continuo a vedere un fronte politico con almeno cinque componenti, il Pd, il Movimento cinquestelle, l'area di sinistra con Avs, Controcorrente e altre sigle che si rifanno a questo contesto, inoltre i civici, magari da collegare alla lista del candidato alla presidenza della Regione, e infine l'area di centro, moderata, che si colloca nel centrosinistra. Per me, questo progetto può costituire la vera alternativa a un governo Schifani, sostenuto da Cuffaro e Sammartino, con FdI per ora a pezzi e Lombardo che mi sembra veramente isolato”.

In foto il parlamentare Ars Nuccio Di Paola

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